Ci voleva la “Festa dei Gelsomini” che ha avuto luogo il fine settimana scorso presso il Vivaio Malvarosa a Carruba di Giarre, in Sicilia, per chiarirmi un poco le idee su questo vasto ed eterogeneo gruppo di specie che va sotto il generico nome di gelsomino. E si, perché di gelsomini ce ne sono di tantissimi tipi: i veri gelsomini appartenenti al genere Jasminum della famiglia delle Oleaceae che sono oltre 200 specie provenienti soprattutto dal Medio Oriente, ed i falsi gelsomini o specie affini come Trachelospermum, Stephanotis, Plumbago, Lonicera, Carissa, Solanum, Cestrum equiparati ai gelsomini, solo e non sempre, perché specie profumate.
Al vivaio Malvarosa di Filippo Figuera, specializzato da un decennio nella produzione di gelsomini, che si sono affiancati negli anni alla principale produzione di pelargoni, ci sono, è ovvio, i veri gelsomini a cui è sono stati dedicati due giorni di una kermesse all’insegna del profumo, del gioco, della cucina, della musica e della fotografia. Ed il richiamo sugli appassionati è stato molto forte se Filippo ieri, tirando le somme della manifestazione, ha potuto.. dare i numeri: "Circa MILLE visitatori; SETTECENTONOVANTA gelsomini grandiflorum regalati; TRENTATRE chili di granita al gelsomino consumati; CENTOCINQUANTA spettatori al concerto; QUATTRO visite al giardino con oltre CENTO attenti visitatori; DUEMILA fiori di gelsomino raccolti per fare la granita..”.Grandi numeri davvero se si considera lo svolgimento in contemporanea, in Sicilia, di altre importanti manifestazioni del verde.
In un percorso che si snoda in stanze profumate sono raccolte per tipologia tutte le specie del genere Jasminum coltivate in azienda che possono essere osservate nel loro portamento naturale, ambientate in un giardino, conoscendone la storia, l’origine, la diffusione ed alcune curiosità dalla lettura di chiare schede descrittive. Si comincia con un pergolato ottagonale che raccoglie i più tradizionali tra i gelsomini, le specie a portamento rampicante e foglie opposte e pennate formate dalle caratteristiche sette foglioline; ne fanno parte specie come Jasminum officinale, Jasminum officinale clotted cream, Jasminum officinale fiona sunrise, Jasminum aureum, Jasminum polyanthum e Jaminum grandiflorum , specie quest’ultima molto diffusa in Italia meridionale soprattutto in Calabria e Sicilia dove un tempo era coltivata e usata per la produzione di profumi.
E’ il classico gelsomino siciliano o “Gelsomino di Spagna”, originario della penisola araba e probabilmente introdotto nella penisola iberica dagli arabi e solo successivamente arrivato in Italia. Pianta sempreverde di grande sviluppo, portamento leggero e arioso, fogliame verde glauco. I fiori sono grandi, bianchi, esternamente rosati, prodotti in abbondanza e profumatissimi. La fioritura è tardiva rispetto a tanti altri gelsomini (inizia a luglio) ma continua ininterrottamente fino a dicembre-gennaio.
Nel giardino altre zone sono dedicate rispettivamente ai gelsomini trifogliati (Jasminum azoricum, Jasminum fluminense dai fiori molto profumati; ai gelsomini della sez. alternifolia con fiori gialli (Jasminum odoratissimum, Jasminum humile, Jasminum floridum, tutti molto profumati; a quelli a foglia intera e portamento rampicante (Jasminum molle).La parte per me più interessante è stata quella dei gelsomini della sezione unifolia, specie arbustive con grandi foglie intere e fiori stellati grandi e molto profumati a cui appartiene il gruppo dei gelsomini sambac.
Splendidi. Io però preferisco il profumo del caprifoglio, mi sembra meno "aggressivo". Il gelsomino è incredibilmente penetrante. Lo adoro nel te verde.
RispondiEliminaSai Marta, io non ho un giardino ma un balcone sul quale ammonticchio vasi; i gelsomini vengono bene e sentendone la sera il profumo mi immagino d'essere in un giardino d'Oriente; il caprifoglio in vaso non mi viene bene e, dunque, come la volpe all'uva dico che non mi piace!
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