sabato 1 febbraio 2014

Nicola fa il sapone con il metodo a freddo

Sapone Ficopala
Nicola è un appassionato cultore di tutto ciò che può essere realizzato con le mani creando oggetti utili ed altri strani come è possibile vedere sul suo sito tutto e ogni cosa; fra le tante "cose" che Nicola sa fare c’è il sapone che può essere prodotto artigianalmente anche a casa praticando solo un poco di attenzione. In un precedente post Nicola ci ha spiegato la tecnica di saponificazione a caldo, oggi ci descrive la tecnica a freddo, più semplice e facile da effettuare ma che presenta l’ inconveniente di non consentire l’uso immediato del sapone che dovrà decantare per almeno quattro settimane prima di essere utilizzato. Per dare un tocco di originalità al sapone ed una più intensa colorazione verde, Nicola ha usato la polpa delle pale del ficodindia, frullate e ridotte ad un composto acquoso.  
Ingredienti
1000 gr di olio d’oliva
134 gr di soda caustica
300 gr di polpa di pala di ficodindia
tagliata a pezzi (spine comprese) e frullata
 
In un recipiente di plastica o di vetro (evitare i recipienti di metallo) si versa la quantità stabilita di acqua di pala alla quale va aggiunta con grande cautela la soda caustica (vietato fare al contrario), coprendosi gli occhi con occhiali protettivi e senza respirare i fumi che si producono. Questa miscela, che si chiama liscivia, nel corso della reazione raggiunge temperature di 70-80 gradi; si fa raffreddare il composto sino a raggiungere la temperatura di 40° circa misurandola con un termometro specifico. 
 
A questo punto si fa scaldare l’olio mettendolo sul fuoco dentro una pentola di acciaio abbastanza capiente; anche in questo caso la temperatura a cui fermarsi misurando con un termometro specifico è di circa 40°.
Quando i due composti avranno grosso modo la stessa temperatura nella pentola dell’olio si comincia a versare lentamente la liscivia mescolando con un cucchiaio di legno.
 
La durata di questa operazione è variabile in funzione della qualità degli oli e delle temperature. Man mano che si mescola il composto comincia ad addensarsi fino ad un punto che viene chiamato nastro, quando  cioè il composto comincia ad attaccarsi sul cucchiaio. Non appena si forma il nastro e solo in quel momento si possono aggiungere piccole quantità di oli essenziali a piacere o altri ingredienti (talco) che si rimescolano velocemente.Quando si sarà raggiunta la giusta consistenza il composto ottenuto viene versato in contenitori o formelle di plastica, silicone, o legno, magari protetto da carta frigo; non vanno assolutamente utilizzati contenitori in alluminio che verrebbe corroso dalla soluzione caustica e che genera fumi tossici altamente pericolosi.  
Nicola, per questa preparazione ha voluto utilizzare un sacco tubolare di plastica tenuto rigido da una base di legno.Dopo 1 o 2 giorni il sapone si sforma, si taglia e si lascia riposare.
Il sapone potrà essere utilizzato dopo circa un mese perché deve perdere naturalmente l’eccesso di alcalinità dovuto all’uso della soda caustica.


4 commenti:

  1. Interessante! Un po' difficile trovare le pale dalle mie parte, ma non è fondamentale :-))

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    1. Se è per le pale, posso procurartene quante ne vuoi..! Ciao e grazie di essere passata a trovarmi

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  2. Io l ho fatto con idrolato e oleolito di elicriso fatto in casa

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  3. Io l'ho fatto mettendo solo 128 g di soda.

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