lunedì 23 settembre 2024

Il verde verticale della sorelle Curcuruto

 

Le sorelle Curcuruto le conosco di nome avendole applaudite come vincitrici al concorso “Il Balcone fiorito” organizzato dal comune di Taormina, nell'estate di cinque anni fa. I loro balconi sono un mito per gli appassionati del verde in vaso che, come me, si barcamenano tra contenitori più o meno fioriti negli assolati balconi che si affacciano al caldo sole del mare siciliano; un esempio encomiabile di come il verde verticale in un balcone familiare si può fare con risultati invidiabili anche in Sicilia.

I balconi fioriti in questione si trovano a Mazzeo, una frazione a mare di Taormina, limitrofa al comune di Letojanni, ricoprendo i tre piani di una palazzina abitata dalle famiglie delle signore Pancrazia e Pina Curcuruto.
Balconi dove il verde dei Sedum morganianum e di altre succulente scende a cascata dalle ringhiere, intervallato da vasi con grandi esemplari di Agave attenuata, plumeria, esemplari di Euphorbia candelabrum, Euphorbia neerifolia, yucca, Opunzia ficus indica, bougainville, strelitzia che sbucano dalle ringhiere puntando in alto; sulla piazzetta antistante la casa, per contornare e riparare una finestra, trovano inoltre posto grandi vasi di Cycas revoluta, Ficus elastica, schefflera, Philodendrum selloum. Uno schema semplice di piante ricadenti e piante dal bel fogliame che guardano in su, che si ripete più e più volte,  realizzato utilizzando piante rustiche, collaudate per il clima siciliano marino, molte delle quali riprodotte da talee di piante facili da coltivare perché divenute nel tempo resilienti al clima siciliano in via di progressiva desertificazione.

A questa struttura verde si aggiungono poi, le fioriture estive annuali: petunie, surfinie, catharanthus che sono una festa di colore che riempie e mimetizza la vista dell’intero stabile e siccome le sorelle hanno un elevato senso artistico, alle piante si aggiungono grandi tondi in ceramica, appesi alle pareti della facciata,  a soggetto tradizionale come la Trinacria o le classiche teste di moro (insieme a qualche nanetto seminascosto su un davanzale).
I balconi della palazzina di Mazzeo sono la splendida esemplificazione di come sia possibile fare  giardinaggio con piante in vaso ottenendo risultati esteticamente interessanti pur partendo da specie comuni a condizione però di sobbarcarsi un enorme lavoro di mantenimento ed un notevole costo in termini di acquisti  e di manutenzione. Alla fine la passione delle sorelle è ripagata dalle alte vette di gradimento dei tanti turisti che le vanno a trovare e dalle tante foto dei loro balconi fioriti pubblicate sul web che ricevono un sacco di like e di condivisioni.
Sono stata a Mazzeo un sabato di questo fine settembre curiosa di sapere se il verde verticale delle sorelle Curcuruto avesse subito, in questa caldissima estate, la stessa sorte delle piante in vaso del mio balcone disgraziato e rinsecchito. A prima vista il verde, rispetto al mio,  appare lussureggiante ma a ben guardare manca di colore, per l’assenza pressoché totale delle fioriture. Il caldo quest'anno in Sicilia non ha risparmiato proprio nessuno. 

Con la scusa di chiedere il nome di una pianta che ho adocchiato al secondo piano ho modo di incontrare la signora Pina che con grande disponibilità e gentilezza mi dice due parole sulla sua passione per le piante ereditata dai genitori e condivisa con la sorella Pancrazia.
“Io e mia sorella abitiamo in questa casa da sempre essendo la casa dei miei genitori; abbiamo però cominciato a coltivare la nostra passione per le piante, ereditata da mia madre, a partire dal 1986 quando abbiamo ristrutturato lo stabile. Da allora abbiamo fatto quasi a gara tra noi per ricoprire i rispettivi piani di piante; negli anni abbiamo aggiunto alle pareti una collezione di ceramiche di Giarre, abbiamo abbellito il portone d’ingresso e recentemente anche la cassetta delle lettere decorando tutto all’insegna della nostra passione per le piante ed i fiori. 

Non mi chieda però il nome botanico delle piante dei miei  balconi perché non siamo esperte in questo senso; ci limitiamo a coltivare le piante che conosciamo e che negli anni ci hanno dimostrato di sapersi adattare. Gestire questi tre piani di verde verticale è un vero e proprio lavoro che impone ogni giorno la routine di dare acqua alle piante, togliere il secco, eliminare possibili parassiti; con mia sorella in caso di necessità ci alterniamo ma in realtà non abbiamo neanche tanta voglia di uscire perché stare sui nostri balconi è per noi il massimo del relax. Le nostre piante questa estate hanno sofferto molto il caldo e la forte insolazione; alcune poi, come i  sedum  che hanno oramai quasi quarant’anni. andrebbero rinnovate ma non mi fido di toccarne il vaso, si combinerebbe un disastro. Anche le euforbie o gli altri esemplari più grandi avrebbero bisogno di rinvasature ma cambiando i vasi avrei paura di appesantire troppo il ballatoio, perciò continuiamo a procrastinare questa necessità”
Agli angoli della piazza Giuseppe Mazzini,  anche le altre palazzine cominciano a prendere colore sia come facciata sia come vasi di sedum da far pendere giù, chiedo perciò alla signora Pina se vi abitino altri parenti che vogliono emulare il balcone di famiglia ma lei fa spallucce e dice che no, non sono parenti  ma se qualcun altro si vuole cimentare lei ne è contenta; si capisce però, dalla sua espressione che non c'è gioco, impossibile paragonare i maldestri tentativi dei suoi vicini ai balconi in fiore delle sorelle Curcuruto, i più graditi sul web.


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