martedì 14 giugno 2011

Il balcone del vicino è sempre più verde



Agata ha una vita complicata, mantiene da sola due figlie e, dunque, lavora tutto il giorno; non ha mai un minuto di tempo e la incontro raramente sul pianerottolo in comune e sempre di fretta con pacchi della spesa e mille incombenze da fare. Non so dunque come faccia ad avere un balcone sempre in fiore. Non è che, come me, per avere un balcone sempre fiorito, compri in continuazione piante nuove e a pronto effetto; no, lei ha cominciato pian pianino con un piccolo vaso di Senecio macroglossum, una pianta che si riproduce per talea di tralcio, e che in pochi mesi le è cresciuta a dismisura attorcigliandosi alla ringhiera del balcone,

producendo molteplici foglioline triangolari, grassocce e carnosette e, da novembre, anche gradevoli margheritine gialle, perduranti tutto l’inverno. Poi, ha aggiunto dei gelsomini: l’officinale che i vivaisti chiamano anche tradizionale, che a me muore ogni inverno ed in modo definitivo bruciato dal freddo (a Catania?) e che a lei, inspiegabilmente, bruciato nello stesso modo, ha rigermogliato con rinnovato vigore; accanto a questo un grande vaso con un più rustico Jasminum azoricum, sempreverde e profumato.

Recentemente, ai vasi di cui sopra, ha aggiunto uno striminzito contenitore con dentro Dipladenia alias Mandevilla, varietà Soundaville red, specie da fiore venduta come pianta da appartamento ma che in Sicilia, anche con esposizione a tramontana, all’esterno sta alla grande. La pianta nel suo balcone non solo si è ben acclimatata ma, pure, fiorisce da un mese senza pause né interruzioni, a profusione.
Quale sarà il suo segreto? Un concime a formula top secret? Cure notturne che non riesco a carpire? O semplicemente che le piante, come le persone soffrono lo stress da prestazione e più le attenzioni, più le segui, più le controlli ogni giorno per annientare ogni piccolo pidocchio, più gli togli, fior da fiore, cocciniglie a profusione e più le piante, spossate da tante attenzioni si esibiscono in fioriture stentate, foglie ingiallite e spesso, diventano preda di morte subitanea. Troppa acqua? poca acqua? Ah, saperlo come lo sa Agata. E’ proprio vero: il balcone del vicino è sempre più verde!

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