sabato 9 luglio 2011

Etna: tanto tuonò che piovve.. cenere

e alle piante che effetto farà?

Bignonia e cenere dell'Etna
Siamo alle solite: è giorni che l’ Etna brontola e sbuffa alte colonne di vapore bianco ma per noi abitanti delle contrade etnee è una situazione di normalità; l'Etna prepara una nuova fase parossistica e il dubbio è: quale versante verrà colpito? Sarà la volta degli impianti di risalita di Piano Provenzana ad essere interessati da una nuova colata o questa volta toccherà a Nicolosi le cui strutture alto montane sono state ricostruite da poco, o ancora tutto si riverserà in Valle del Bove senza fare danno? Con fatalismo meridionale non ci rimane che attendere eventi che oggi, intorno alle 17,00 si sono presentati. Tanto tuonò che piovve…. cenere,  in abbondanza su Catania, direzione aeroporto e poi via, spinta dal vento verso Siracusa.
Prima una nuvola scura avvolge la parte sommitale del vulcano, poi, dopo mezz’ora comincia a piovere cenere nera che rapida picchietta al suolo, ricoprendo con una coltre impalpabile: capigliature fresche di parrucchiere; macchine appena uscite dall’autolavaggio, cortili condominiali che nessuno si deciderà a pulire per chissà quanto tempo; caditoie comunali, da oggi irrimediabilmente intasate, che le casse vuote della municipalità catanese non potranno ripulire se non tra qualche anno. Inoltre, per l’asfalto divenuto sdrucciolo,  si potranno registrare forti incrementi di scivoloni e cadute sia di pedoni che di motocicli e l’aeroporto, di certo, sarà chiuso ed addio partenze o arrivi per agognate mete vacanziere.
Jasminum officinale" Fiona Sunrise" a fine fioritura

E le piante? Le piante sul mio balcone sono coperte da piccoli granelli di cenere nera. E’ materiale incoerente che scosso, cade via; operazioni facile per piante in vaso da effettuare con un pennello o scrollando la pianta, ma nei giardini o negli spazi a verde pubblico la cenere potrebbe essere un problema se non dovesse piovere a breve (a luglio?, a Catania?. Le ceneri vulcaniche sono inerti sabbiosi che giungono fredde al contatto con il suolo e non hanno reazioni chimiche; sono perciò da escludere bruciature ai tessuti vegetali; si tratta di una copertura indesiderata di polveri grossolane che in concomitanza con il grande caldo di questi giorni potrebbe determinare un difetto di traspirazione e quindi accentuare i fenomeni di stress idrico. Sarà il caso di bagnare bene i nostri vasi o giardini e, dove si potrà, lavare con spruzzi d’acqua la vegetazione impolverata.
Euphorbia pulcherrima con la nuova vegetazione e.. la cenere
L'effetto estetico è deprimente, tutto appare stazzonato, polveroso, bisognoso di una rinfrescata. La cenere, raccolta scopando il balcone, è stata coscienziosamente distribuita nei vasi e anche se non avrà effetti nutritivi mi sembra un peccato buttarla via. Diceva mia nonna : "Ogni impedimento è giovamento". Sarà così anche per la cenere dell'Etna?

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