Sito di reperimento |
Quando ero una giovane inesperta neo laureata in agraria ho cominciato a fare pratica presso lo studio di un agronomo tra i più qualificati in città. Vito Sardo, titolare insieme al padre dell’omonimo studio, era un uomo di cultura dal carattere guascone, consulente di tutti i più importanti proprietari di agrumeti della Sicilia orientale dei quali curava, particolarmente, la realizzazione degli impianti di irrigazione. Ogni mattina (signorina, la passo a prendere alle cinque?) con la sua macchina scassata e volutamente trasandata, a folle velocità, correvamo in giro per le campagne a controllare il lavoro degli operai o lo stato dell’arte degli impianti in progettazione. Vito era fonte inesauribile di conoscenze tecniche (stilava una perizia giurata di getto, senza una cancellatura né un ripensamento) e di aneddoti divertenti. Quando qualche cliente gli sottoponeva un problema o gli faceva vedere piante affette da qualche ignoto patogeno lui rispondeva senza esitazione dispensando spiegazioni tecniche che dimostravano competenza e approfondita conoscenza del problema. Una volta tornati in macchina però, quando gli chiedevo come avesse potuto formulare in termini così rapidi una diagnosi certa e circostanziata, Vito mi rispondeva che in realtà non era per niente sicuro di avere inquadrato correttamente il problema ma ai clienti occorreva dare risposte certe “sparando minchiate” con competenza. Per rimediare ad eventuali errori (e devo dire che non ce n’erano quasi mai) c’era sempre tempo, durante il quale studiare ed approfondire l’argomento. A questo insegnamento di Vito Sardo non sono mai riuscita ad attenermi. Di fronte ad un quesito tecnico che presuppone molteplicità di scelte che attengono la sfera del gusto personale e dell’estetica non riesco ad essere “autorevole” come Vito avrebbe saputo fare. E dunque, di fronte al quesito di Audrei su come sostituire, nel suo giardino, un antico tasso ormai morto con una nuova essenza arborea che non faccia rimpiangere il tasso estirpato, cercherò di non “sparare minchiate” ma di fornire solo dei semplici consigli ad un’ amica.
Non so molto sull'ubicazione di questo giardino ma la presenza di un tasso, di tigli, di cespugli di bosso e di conifere, insieme, mi pare, ad oleandri, fa pensare ad un giardino di clima continentale, diciamo da Roma in su, ma non molto più in su. Il giardino è chiuso da un alto muro posto sulla sinistra rispetto alla casa ed ha il suo punto di forza nei grandi tigli e nel prato, punteggiato da esili alberi (che in foto non sono riuscita ad identificare). Predomina il verde e le poche fioriture sono di colore bianco. Nell’insieme un giardino essenziale, quasi monastico, la cui cifra identificativa è una ricercata semplicità.
QuesitoCome ovviare alla perdita di un vetusto esemplare di Taxus baccata posto di fronte alla grande vetrata che dalla casa sguarda al giardino?
Considerando che il tronco del tasso era messo proprio al centro della visuale, penso che, per prima cosa, sarebbe meglio defilare un poco l’ubicazione del nuovo impianto, spostandolo verso il muro di cinta, così da dare profondità alla vista.
Vicino ai cespugli di bosso per non lasciare lo spazio vuoto, si potrebbero mettere bulbose o erbacee perenni come Iris bianchi, Agapanto (anch'esso nella varietà bianca), lavanda o rose rifiorenti tappezzanti o, ancora, se il clima lo consente delle peonie o delle ortensie.
Gingko biloba |
Albizia julibrissin |
Catalpa speciosa |
Trachelospermum |
Conclusioni
Hai fatto scelte ben precise per il tuo giardino, dimostrando di sapere esattamente quello che vuoi; al di la dei miei consigli, la visita di un buon vivaio insieme ad un'osservazione accorta dei giardini vicini rimane la migliore tattica per una scelta oculata.
Ciao Marcella Grazie!!! Come hai capito amo i giardini semplici e amo i fiori bianchi. Forse perchè hanno bisogno di poca manutenzione amo i giardini minimalisti, mi piacciono molto i giardini di Luciano Giubbilei. Bella l'infiorescenza dell'Albizia julibrissin ma bella anche la Catalpa. Sono tornata qualche giorno fa dall'Olanda e ho visto in un giardino un albero (tipo gelso) ma con delle foglie enormi, sembravano fazzoletti. Mia zia mi ha detto che i proprietari volevano tagliarlo ma il comune non ha dato il permesso. Stupidamente non l'ho fotografato...Ora faccio una ricerca su questi alberi e poi stampo le foto. Grazie amica del blog!
RispondiEliminabello ...bello...bello
RispondiEliminaGrazie Santi, un vecchio post a cui sono affezionata
Elimina