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Calendula |
Con il ritorno di temperature più miti e l’arrivo delle prime piogge autunnali l’aria, in città, diventa più fresca e si ritorna a vivere in condizioni climaticamente più adeguate. Di sera si possono, finalmente, chiudere le persiane così da evitare di svegliarsi alle cinque del mattino con la luce del primo giorno sparata negli occhi; si potranno conservare in cantina i bottiglioni che, per tutta l'estate ho avuti sempre tra i piedi, utilizzati in balcone per raccogliere l’acqua dei climatizzatori; pizza e sformati non saranno più pietanze tabù ora che in cucina potrò riutilizzare il forno. Anche le piante in ottobre tornano a miglior vita e nei vivai, fino a ieri deserti, cominciano ad essere commercializzate le nuove fioriture che sono essenzialmente di due tipi: piante che hanno già fiorito in primavera
e si sbrigano a fare una seconda fioritura prima di rassegnarsi all’arrivo dell’inverno. Fanno parte di questo gruppo Callistemon, Cestrum nocturnum, Solanum rantonnetii; Dipladenia, Thunbergia, alcuni Jasminum e, tra le Bignoniaceae, Tecomaria capensis.
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Tecomaria capensis |
Ad esse si aggiungono specie provenienti da regioni, come il Sud America o il Sud Africa, poste agli antipodi rispetto alla nostra latitudine; queste specie nelle aree di provenienza fioriscono in primavera, quando si registra una progressiva riduzione delle ore di luce e sono dette per questo "brevi diurne"; in esse l’induzione fiorale è indotta da un accorciarsi del giorno o, se volete, da un allungarsi del periodo di buio, condizioni di luce che nel nostro emisfero si verificano, invece, in autunno.
Ecco allora, che in ottobre, in Sicilia, fioriscono le cassie, splendidi arbusti dalle magnifiche fioriture giallo oro; Cestrum aurantiacum e Hibiscus mutabilis i cui fiori virano dal bianco al rosso nell’arco di una stessa giornata ed ancora Holmskioldia sanguinea, Dahlia maxonii, Odontonema strictum, Murraya exotica dai profumatissimi fiori bianchi all’odore di zagara; tra le specie rampicanti questo è il periodo di: Polygonum aubertii (oggi classificata come Fallopia aubertii) , Boussingaultia baselloides, Senecio scandens spp., Senecio macroglossum (a foglia triangolare e getti volubili, non sono sicura sia questa la specie).
Il fotoperiodismo si manifesta, poi, in modo assai evidente in alcune specie tra le più diffuse a livello commerciale come il crisantemo e la stella di natale le cui fioriture autunno- invernali sono pilotate verso specifici periodi di vendita attraverso un controllo della durata del giorno; si realizza, a tal fine, in estate, un accorciamento delle ore di luce mediante oscuramento della serre o, con effetto ritardante, si determina un allungamento del fabbisogno di luce mediante lampi luminosi che interrompono il ciclo di buio notturno.
Se, abitate come me, in zone marine del profondo Sud e desiderate godervi una lunga stagione dei fiori è questo il momento degli acquisti per un balcone in fiore: calendule, begonie, bocche di leone, crisantemi, alisso, zinnia.
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Zinnia |
Disponendo i vasi fioriti in angoli riparati del balcone dureranno tali fino al primo vero freddo dell'inverno (gennaio-febbraio) quando la nuova stagione dei fiori è già alle porte.
Post scrittum
..e buon autunno allora! A me con questo caldo stanno ritornado a fiorire le piante. Addirittura una yucca che di solito fiorisce a maggio!!! Non so bene come andrà a finire...
RispondiEliminaIo lo so come andrà a finire! Se continuano queste belle giornate, domenica me ne vado al mare.
RispondiEliminaBeata te Marcella! Tu hai la fortuna di vivere in una terra meravigliosa. I vostri fiori invernali noi ce li sognamo! Come sono tristi e incolori i nostri giardini in inverno...
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento sul mio post,ho rimediato! Ciao e buon mare allora!