martedì 18 ottobre 2011

Limone: un piccolo albero dai frutti dorati


Il limone è un agrume molto diffuso sia come pianta da frutto che come pianta da giardino nei climi miti delle aree costiere del Mezzogiorno d'Italia rappresentando, con il profumo dei suoi fiori ed il colore dei frutti, uno degli elementi estetici più caratteristici del giardino mediterraneo. Tuttavia, la specie non è di origine mediterranea; il limone o Citrus limon è specie esotica provenendo, così come altri agrumi, dalla Cina e dall'India, lontani paesi d'Oriente dove questo agrume cresce allo stato spontaneo. Sino a non molti anni fa si riteneva che fossero stati gli Arabi ad introdurre il limone prima in Europa e poi, intorno all'anno mille, in Sicilia. Molte parole della tradizione agrumicola siciliana sono, infatti, di origine araba come la parola zagara derivante dall' arabo "zahara".
Questa ipotesi, tuttavia, ha avuto una clamorosa smentita negli anni cinquanta quando a Pompei venne ritrovata una villa patrizia riccamente decorata i cui affreschi descrivono le delizie di un lussureggiante giardino. Molte sono le piante da frutto raffigurate e tra esse sono bene evidenti piante di limone cariche di frutti dorati. E' chiaro perciò che già nel corso del primo Secolo A. C. il limone era apprezzato e conosciuto in Italia. Indipendentemente dall'origine, il limone ha costantemente accompagnato con le sue fragranze la vita dei popoli mediterranei ed insieme a cedro ed arancio amaro è l'agrume per eccellenza dei giardini arabi di Sicilia. Limoni e cedri abbellivano i giardini della Zisa, reggia della Palermo araba e non v'era proprietà signorile o abbazia, nei primi del cinquecento, che non avesse in giardino alcune preziose piante di limone. Il limone era infatti particolarmente apprezzato per le qualità farmacologiche e terapeutiche dei suoi frutti.
La buccia del limone, inizialmente verde, poi gialla a maturità è ricca di olii essenziali che estratti mediante spremitura venivano largamente utilizzati in cosmetica. Il succo del limone è agre ed è caratterizzato da un elevato contenuto in acido citrico al quale si devono le rinomate proprietà antiscorbutiche del limone. Lo scorbuto era una avitaminosi molto diffusa nel passato, dovuta principalmente ad una alimentazione carente di frutta fresca e di ortaggi. E' grazie a questa virtù terapeutica che il limone, alla fine del settecento esce dai giardini privati siciliani per divenire una coltura specializzata ad elevato reddito. In quel periodo infatti le grandi potenze marinare avevano bisogno di elevate quantità di succo di limone per prevenire l'insorgere della malattia tra gli equipaggi. Nel 1795 l'uso del succo di limone diviene obbligatorio nella marina inglese. Con lo sviluppo dei trasporti via mare aumentano vertiginosamente le richieste di succo di limone e aumenta anche il consumo dei frutti interi che sulle navi venivano preparati in salamoia con acqua di mare. Fu un vero boom economico per la Sicilia che rese possibile, nella prima metà dell'ottocento, la presenza a Messina di ben sette industrie per l'estrazione dell'essenza e del succo di limone. La coltivazione del limone determinò all'epoca una progressiva sostituzione delle colture tipiche siciliane, soppiantando nei terreni irrigui la canna da zucchero, il tabacco, il gelso. In Sicilia infatti, il limone ha trovato idonee condizioni climatiche nei terreni fertili delle aree costiere dove questo piccolo albero giunge a svolgere cinque fioriture nell'arco dell'anno. Ad ogni fioritura corrisponde una particolare produzione di limoni che presentano diversa forma, colore della buccia, contenuto in semi della polpa ed acidità del succo. La fioritura più importante è quella primaverile che si concentra, in Sicilia, in aprile. Questa fioritura produce frutti che maturano in un arco di tempo molto lungo che va da ottobre a marzo. I primi frutti vengono raccolti a fine settembre e sono detti " primo fiore", gli altri sono detti "invernali". Alla fioritura di aprile segue una fioritura nella tarda primavera che darà luogo a frutti "maiolini" maturi nel maggio dell'anno successivo. Si avrà quindi una fioritura estiva che viene stimolata tramite una particolare tecnica irrigua detta "stretta" e che determinerà la produzione, a distanza di un anno, dei frutti detti "verdelli". Alla fine di settembre, all’arrivo delle prime piogge autunnali si verifica ancora una fioritura seguita da un’ultima in gennaio-febbraio. Un vero tour de force riproduttivo per questa specie che porterà tutto l'anno contemporaneamente fiori e frutti derivanti dalle diverse fioriture.

Il limone trova un ambiente ideale nelle condizioni climatiche del sud dell'Italia. La Campania rappresenta il limite settentrionale della specie e più a nord vegeta, in piena terra, solamente in microzone a clima particolarmente favorevole come la Riviera ligure e il lago di Gard; i limone è, infatti, tra gli agrumi, la specie più sensibile al freddo. Mia nonna, però, che abitava in Istria, coltivava i limoni in vaso ritirandoli in veranda all’arrivo del primo freddo e penso che al nord così fan tutti.

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