mercoledì 14 dicembre 2011

Corbezzolo : soluzione quiz botanico "novembre 011"





Il corbezzolo è un cespuglio tipico della macchia mediterranea diffuso soprattutto nel sottobosco delle pinete litoranee. Ha un breve tronco, rami contorti e foglie dentate sempreverdi. Quando non lo si taglia diventa un alberello dal fogliame scuro e dalla forma compatta.
In inverno è molto decorativo perché i suoi fiori bianchi e campanulati, simili al mughetto, molto ricercati dalle api, sbocciano quando ancora sui rami vi sono i frutti maturati nel corso dell'anno precedente, bacche globose dalla superficie granulosa che maturano in grappoli diventando di colore rosso arancione.
Hanno polpa soda, tenera e carnosa e quando sono maturi, pieni di numerosi piccoli semi. I frutti sono molto appetiti dagli uccelli ma per noi umani vale il parere di Plinio secondo il quale il nome della specie “unedo” starebbe ad indicare che te ne mangi “uno solo (unum edo)” e l’assaggio ti basta e ti avanza. Pur essendo specie mediterranea si è ben adattata al clima del Sud dell’Irlanda.
Sito reperimento
Le guide turistiche infatti decantano i colori autunnali del paesaggio della Killarney Lakes nella contea di Cork e Kerry, dove, al tramonto, il rosso dei frutti di corbezzolo si riflette sulle acque dei laghi.  In natura il substrato ideale di coltivazione è il terreno sabbioso calcareo in associazione con la sughera. Difficilmente riesce a raggiungere dimensioni ragguardevoli a causa degli incendi che caratterizzano le zone boschive dove il corbezzolo è diffuso allo stato selvatico. Il suo legno, tuttavia, è molto resistente al fuoco ricacciando dalla ceppaia alle prime piogge autunnali.
La presenza contemporanea di foglie (verdi), fiori (bianchi) e frutti rossi era evocativa nell’Ottocento della bandiera italiana per cui nel Risorgimento il corbezzolo divenne simbolo di unità nazionale.
Approfondimenti:
A. Cattabiani, Florario, Oscar Saggi Mondadori,  Milano, 1996;
M. Cristina Zaza, Alberi da giardino, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano, 1994;
A. Casali, Per chi si infiamma c'è la falsa fragola, pag. 110,111,  Gardenia, anno?? (ho conservato solo l'articolo)
C. Lunardi, Inverno: la sua stagione, pag. 136-137, Gardenia n. ??(idem come sopra)

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