domenica 15 gennaio 2012

Un artista scultore di strada

Testa  in pietra bianca di Militello
Premessa
Le mattine che entro a prima ora, dovendo fare più di trenta chilometri per arrivare a scuola, parto per tempo; alle sette sono già in macchina e approfittando del traffico scarso prendo la circonvallazione per uscire di città; è una strada che non farei mai se fosse più tardi, troppe macchine, traffico caotico, duelli rusticani ad ogni rotatoria. Di prima mattina, invece, tutto procede con calma e ho tempo e voglia di predispormi mentalmente al lavoro scolastico, rilassarmi guardando le pubblicità degli enormi cartelloni pubblicitari (ritengo abusivi) e, poco prima dell’ultima rotonda, tentare di vincere la scommessa che mi gioco ogni volta: ci sarà oppure no l’artista scultore, con bandana in testa, che in ogni stagione dell’anno, già alle sette di mattina, staziona con i suoi manufatti in uno slargo incolto della strada più trafficata della città? Oggi scommetto che non ci sarà; fa freddo e chi vuoi che si fermi a quest’ora a comprargli qualcosa? Ma anche quest’oggi, come ogni volta, perdo la scommessa.
L’uomo è già al lavoro e passando veloce lo vedo scolpire con foga, su un banchetto di legno, le sue creazioni artistiche: meridiane in pietra bianca di Noto, stupende per muri assolati di case padronali , teste scolpite in foggia classica in pietra di Militello da porre a decoro di patii di campagna; sculture naif di pesci marini in schiuma di lava a cui trovare posto tra vasi di terrazze imbiancate.
Meridiana in pietra di Noto
L’artista scultore
Francesco Zingale si definisce: un “artista scultore di strada”. Con eloquio gentile risponde paziente alla mia richiesta invadente di raccontarmi di se e del perché si è scelto, da oltre due anni, un posto così poco artistico per svolgere il suo lavoro. “Mi piace il contatto con la gente e, anche se questa è una strada che non invoglia a fermarsi, non sono poche le persone motivate, come lei, che lo fanno. Nessuno vuole più fare il mio lavoro ma è anche vero che se qualcuno lo volesse fare non saprebbe da dove cominciare; io mi adopero, dunque, per divulgare la mia attività ponendomi in vista nel luogo più trafficato della città. Lavoro la pietra e cesello il rame sin da quando ero un ragazzo ed ho imparato andando a bottega da un anziano scultore di Paternò, il mio paese. L’estate la passo alle Eolie o nei luoghi di vacanze dove vendo le mie creazioni agli intenditori del nord; l’inverno lo passo al paese. Ho molto girato: Olanda, Germania; ho lavorato con gli Americani e, in Italia, ho esposto per Sgarbi a Salemi. Giro per la Sicilia in cerca di pietre che parlano, la pietra bianca di Ragusa, la pietra nera dell’Etna, la pietra vulcanica di Sortino, ancora più antica di quella etnea. I soggetti non ho da copiarli, li vedo nella pietra che mi chiama; un testa di fauno, un’antica meridiana, la balaustra di un antico balcone.

Stemma gentilizio

Cernia in pietra lavica a occhio di pernice con schiuma di lava

" Il mio è un mestiere che nessuno fa più" , continua, "ma talvolta vengono gli studenti delle "belle arti" a guardarmi lavorare, da soli o in un gruppo; se ne stanno seduti sul ciglio di strada osservando il lavoro del mio scalpello e mi chiedono: “Dov’è il modello che sta realizzando?”, “Dentro la pietra”, rispondo; “io devo solo aiutarlo ad uscire”.
Lo ascolto incantata e non andrei più via. Ma è tardi e la campanella scolastica non mi aspetta.
Chi volesse fare visita al maestro Zingale potrà trovarlo dalle sette di mattina al suo studio: circonvallazione di Catania, slargo incolto sulla destra prima dell’ultima rotonda per Misterbianco.

7 commenti:

  1. Come diceva Michelangelo, bisogna togliere il "soverchio" per liberare ciò che imprigiona il marmo! Curioso questo artista che ha per studio la strada! Ciao
    p.s. Ieri non ho fatto post...

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    1. Ciao Audrie, i miei alunni con gergo giovanile direbbero: un tipo veramente "allucinante"! In realtà un ..artista.
      P.S. il post che non riesco ad aprire si intitola "Cape Town" e mi sembrava il giusto contraltare al freddo Svizzero. Ciao e buona settimana

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  2. Hai ragione...Cape Town l'ho postato e poi non convinta l'ho cancellato!Ciao!!!

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  3. L'impressione su questo signore che, come detto, tutte le mattine, piove o c'è il sole, è li sulla strada a dare forma e "parola" alla materia è di un uomo gentile, un artista umile un vero maestro. Belle le sue creazioni, unici i suoi pezzi.
    M. Tringali.

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    1. Grazie per essere intervenuto. Anche stamattina al mio secondo giorno di un nuovo anno scolastico, ho rivisto "l'artista di strada" fermo al suo posto di lavoro con nuove creazioni che mi piacerebbe tanto fermarmi a guardare.

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  4. Zigale. Francesco. Telefono

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    1. Sono passati undici anni da quando ho scritto questo post e mi dispiace dirlo è da allora che non ho più rivisto lo scultore di strada che ne è il protagonista. Mi piace pensare positivo immaginando che continui a lavorare in qualche altro angolo di strada lontano dai miei percorsi abituali

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