Specie resistente alla salsedine
Domanda: Ho una casa per le vacanze con un piccolo spazio verde che si affaccia sul lungomare di una località balneare siciliana. Vi trascorro essenzialmente l’estate ed è in questa stagione che sento la necessità di avere, nel mio piccolo giardino, un albero di non grandi dimensioni, capace di fare ombra e rendere gradevole il soggiorno all’aperto. Quando ho acquistato la casa, in giardino c’era già un albero d’olivo che, tuttavia, ho dovuto estirpare essendo allergico alla sua fioritura. Volendo trovare una valida soluzione, che specie mi consiglia di utilizzare che sia resistere alla salsedine e non provochi fenomeni di allergia?
Risposta: Dopo anni di osservazione sul campo ho potuto constatare che il numero di specie arboree, utilizzabili nei giardini dislocati lungo le coste, non sono molte e lo dimostra l’esiguo numero di specie arboree impiegate dalle amministrazioni comunali per la sistemare a verde delle aree pubbliche affacciate sul mare: palme, tamerici, oleandri, e su grandi superfici, ficus, phitolacca, chorisie, erythrine ma anche lecci e olivi.
Messina: lungomare con ficus e palme |
Fra le specie arboree di medio sviluppo, di aspetto gradevole ed ottima resistenza al vento e alla salsedine, mi sentirei, tuttavia, di consigliarle Melia azedarach una specie proveniente dall’Asia che si è assai bene integrata nel contesto climatico mediterraneo.
Melia azedarach |
E’ una specie che ama gli ambienti caldi e molto luminosi prediligendo esposizioni fortemente soleggiate. Lasciato crescere, è un albero a fronda leggera che raggiunge i dieci metri d’altezza ma che può essere facilmente potato con forme di allevamento a sviluppo più contenuto. E’ specie che perde le foglie in inverno ed è questo uno dei motivi della sua resistenza alla salsedine. Alla ripresa vegetativa compaiono le foglie pennate, composte da numerose foglioline a margine dentato, molto simili a quelle del frassino da cui il nome generico di Melia (frassino, appunto).
I fiori compaiono all’inizio dell’estate e sono di colore lilla pallido, a cinque petali e con la parte centrale del fiore, che contiene gli stami, di colore viola scuro.
Fiori di Melia Azedarach |
Frutti di Melia azedarach |
ciao Marcella
RispondiEliminaproprio qui a Celle Ligure, fronte mare, in un bel giardino troneggia un vecchio albero di Melia. Sta molto bene e i suoi bei semi sono molto decorativi!
simonetta
Ciao Simonetta, grazie per esserti unita ai miei pochi, "preziosi" e per me speciali amici di blog. La Melia è un albero strano, per qualcuno è considerato come l'ailanto, una erbaccia invasiva. A me piace ed incuriosisce; ho passato del tempo a spolpare delle piccole drupe di Melia per vedere se i semi, come dicono, sono bucati al centro ed effettivamente tutto corrisponde come riportato in letteratura: polpa di odore sgradevolissimo, seme con un foro lungitudinale dove è possibile infilare un ago.Ciao e a presto
EliminaSe avessi avuto questo post quando c'era quella spugna del commissario Rosalba Scialla! Tentai di farle capire che le piante, ficcate nella sabbia salsa e senza irrigazione, per solito, muoiono.
EliminaMacchè.
Ora invece le ammazza direttamente l'amministrazione comunale con le potature.
E alla via così.
Evviva la Melia!
L’amministrazione comunale di Catania ha voluto mettere la Melia sul lungomare al posto della Phoenix decimata dal punteruolo; questa saggia decisione, tuttavia, è stata contestata da qualche pseudo esperto collega appoggiato da associazione di cittadini più o meno ecologisti, oltranzisti che attribuiscono alla Melia chissà quali calamità (veleno, puzza, macchia) e proponendo al suo posto la purezza del “mediterraneo doc”: il leccio. Si può essere razzisti anche in campo vegetale.
Eliminasalve, all'orto botanico raccolsi dei semi di melia, provai a seminarli ma non è mai nato niente, sapresti dirmi come dovrei procedere per aver successo?
RispondiEliminagrazie ;-)
Ho provato anche io questo autunno a mettere in qualche vaso semi di melia ed al momento tutto tace; si potrebbe provare ad ammorbidire i semi lasciandoli a mollo in acqua tiepida per due giorni ed effettuare semine nel periodo caldo dell’anno ma si tratta di accorgimenti validi in generale che per la melia non ho collaudato.
EliminaSinceramente io ho messo i semi in vaso ad aprile e adesso ho delle piantine alte cinque centimetri circa
RispondiEliminaBene! Mi confermi che sono proprio un "pollice nero"!!
EliminaAbito in Sardegna sulla costa e ho un giovane albero di melia in giardino. Nato un po' per caso, ora sembra un bellissimo albero di un giardino giapponese. Quest'anno però le foglie (e le infiorescenze) si sono sviluppate solo alla fine dei lunghi rami, quindi ho pensato che avrei dovuto potarlo magari nel periodo invernale. Mi sapete dire qualcosa sul tipo di potatura, e il periodo in cui va effettuata?
RispondiEliminaIl periodo di potatura è senza dubbio invernale quando la pianta avrà perso completamente le foglie; ho visto piante di Melia potate come si fa per gli olivi, facendo crescere la nuova vegetazione verso il basso, ma ti confesserò che la pianta non potata, anche se ha rami un poco spogli, ha nel complesso un aspetto più aggraziato e leggero
RispondiEliminaAnonimo . 8 maggio 2016
RispondiEliminaI semi della Melia devono essere interrati in primavera, è cio' che ho fatto io ed ora ho un bell'alberello alto circa m. 1,80, Grazie a voi ho scoperto che sopporta bene i venti marini e la salsedine per cui, dato che è in un vaso, lo trapianterò al mare
Grazie per il contributo alla discussione, più esperienze ci raccontiamo più successi in campo vegetale avremo...
RispondiEliminaCiao vorrei sapere che tipo di radici ha la melia, se potrebbe essere pericolosa x le fondamenta della casa o dei muri di recinzione. Grazie
RispondiEliminaPer dare una risposta da "esperto" ho consultato Antimo Palumbo, cultore degli alberi, giornalista, amministratore del blog Adea amici degli alberi che a proposito del quesito posto mi ha scritto quanto segue: la Melia è un albero dalla crescita miracolosa (ha però vita breve) in pochi anni riesce a produrre un tronco molto grande e ha anche un sistema radicale molto invasivo..... dunque non è pianta da tenere a ridosso di muri di recinzione o caseggiati.
EliminaSalve io stavo cercando un albero che potesse sostituire la palma che ave vo da 20 anni ormai distrutta dal punteruolo e la melia faceva al caso mio prima di leggere che ha delle radici pericolose x muri e case nelle vicinanze...mi puoi consigliare qcosa di simile?che mi puoi dire della paulonia?cque il posto dove dovro'piantare l albero e sul prato in pieno sole ma molto ventoso..grazie e ciao
RispondiEliminaServirebbe un albero di medio-piccolo sviluppo tipo lagestroemia o Albizia julibrissin “rosea” o Cercis siliquastrum; la paulonia adulta è un grande albero e nella fase iniziale è un poco sgraziata con grandi foglie ma rami un poco esili; dipende anche dal luogo dove abiti, le specie indicate hanno esigenze simili alla melia, la paulonia ama più il fresco, se non proprio il freddo. Saluti e grazie di essere passato dal blog.
EliminaSalve, volevo sapere avendo rimessa una pianta di ROSARI 4 mesi fa e visto che cresce velocissimamente, forse anche troppo, se va potata in altezza intendo. E' diventata gia' più di 4,5 metri e non credo abbia sviluppato radici, per di più esposta a venti. Rimessa a circa 2,5-3 metri sia da casa che da recinzioni, poca distanza? Grazie
RispondiEliminaLa Melia resiste molto bene alle potature perciò potrà darle la forma che crede con opportuni tagli di contenimento; tre metri di distanza dalla casa dovrebbero bastare considerando che intende contenere le dimensioni della pianta
Eliminabuongiorno,leggendo i vari post su questa specie mi ero interessato a piantarla davanti la mia abitazione,sulla pubblica via in fase di urbanizzazione, a circa tre metri dalle mura di cinta dei giardini delle case confinanti.L'apparato radicale potrebbe causare problematiche,ed anche al manto stradale che intorno sarà asfaltato?grazie
RispondiEliminaLa distanza dal confine è quella prescritta per legge e quindi non ci dovrebbero essere problemi per quanto riguarda l'asfalto il problema più che alle future condizioni della strada si pone invece per la pianta a cui certo non farà bene l'impermeabilizzazione dell'intera superficie a ridosso del tronco. Prima di metterla a dimora si accerti che sia garantita una zona franca da bitume intorno alla pianta per uno spazio che preveda anche il futuro ingrossamento del fusto negli anni a venire e consenta una adeguata permeabilità del terreno.
RispondiEliminaSCUSATE SAPETE IN CHE MESE SI POTA LA MELIA AZEDARACH? GRAZIE
RispondiEliminaDirei, nei mesi freddi, prima della ripresa vegetativa
EliminaSalve, ho letto tra i suoi commenti che è un albero che ha vita breve, è così? In che senso? Quanti anni vive mediamente? Grazie.
RispondiEliminaNon mi risulta che sia un albero a vita particolarmente breve; è refrattario alle malattie e se tagliato ributta da polloni radicali o da gemme presenti sul tronco. E' da dire però che nessun esemplare di Melia è annoverato nel Registro degli Alberi monumentali d'Italia e le foto di Google non rimandano ad esemplari annosi. Qualche esemplare di 25-30 anni è tra i miei ricordi ma non saprei darle maggiori certezze temporali
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