Tratto da: L' Orto Botanico di Palermo, Dharba Editrice, Palermo |
Chamaerops humilis, detta anche “Palma di San Pietro” o “palma nana” è l’unica palma che cresce spontanea lungo le coste della zona centrale ed occidentale del Mediterraneo sia sul versante africano che su quello europeo. Allo stato spontaneo lo sviluppo della specie è sempre in forma di cespuglio, con una crescita molto lenta ed un'altezza dello stipite che al massimo raggiunge i due metri, negli esemplari più imponenti. Il nome del genere Chamaerops, proprio per questo, in greco vuole dire “ basso cespuglio o ancora palma “gettata per terra”.
Chamaerops humilis alla Riserva dello Zingaro (Tp) |
Sito di reperimento |
I fiori a pannocchia sono protetti da spate coriacee colore giallo oro, prodotte alla base delle foglie, e possono essere unisessuali o ermafroditi su piante diverse e sulla stessa pianta. Chamaerops humilis è, infatti, una specie che può subire delle metamorfosi sessuali durante la sua vita; accade infatti, che un esemplare nato come dioico cioè con fiori o solo maschili o solo femminili acquisisca nel corso degli anni i fiori dell’altro sesso. Questo fenomeno impressionò moltissimo Goethe che nel corso del suo Viaggio in Italia nel 1786 ebbe modo di vedere all’Orto botanico di Padova un esemplare di Chamaerops humilis piantato nel 1585 e ne rimase tanto impressionato da formulare, al suo ritorno in patria, la sua intuizione evolutiva nel saggio: La metamorfosi delle piante (1790).
I frutti sono drupe globose eduli e di colore giallo rossastro ma non sono l’unica parte edule della palma. Come scriveva anche Cicerone, un tempo in Sicilia, prima dell'introduzione del frumento, i suoi germogli, il cosiddetto cuore, costituito dall’apice vegetativo posto alla sommità della palma da dove poi si diramano le foglie, veniva mangiato cotto o crudo in insalata (questa usanza persiste ancora in Algeria) e le parti sotterranee venivano mangiate come tali o ridotte in farina.
Come raffigurazione pittorica la palma nana si trova rappresentata nei vasi greci, in bassorilievi di epoca romana e in molti quadri di soggetti religiosi; più recentemente lo stemma araldico del comune di Menfi in provincia di Agrigento è raffigurato da un’aquila romana ad ali aperte ripartita in quattro riquadri in uno dei quali campeggia, su sfondo dorato, una pianta di palma nana.
Chamaerops humilis, oltre a ritrovarsi in forma spontanea in alcune aree costiere delle regioni più meridionali, è utilizzata sia diffusamente come specie da giardino adatta a nascondere muri, ornare pendii, formare siepi suggestive o anche, sempre più spesso, come pianta sempreverde in vaso, per il mercato del nord Europa. Oltre che per seme la specie si può riprodurre utilizzando i germogli prodotti alla base della pianta con almeno due o tre foglie. E’ specie che presenta grande variabilità genetica e dunque sono molte le varietà classificate. Da qualche anno in Sicilia è stata selezionata, da un esemplare spontaneo, la varietà Vulcano, di portamento molto compatto, con steli fogliari corti e foglie più piccole e glauche. La varietà sembra avere maggiore resistenza al freddo e nel complesso ha i requisiti commerciali per essere apprezzata come pianta in vaso negli ambienti climatici non strettamente mediterranei.
Vivai Faro (Ct) |
Uno dei tuoi molti capolavori.
RispondiEliminaCome diceva Topo Gigio: "Cosaaa mi dici maaai!" (Tu lo conosci Topo Gigio?)
EliminaÈ possibile sapere a parte la Sicilia se ci sono altre zone dove cresce spontaneamente come per esempio la Sardegna e l'isola di Palmarola?
RispondiEliminaSarebbe interessante sapere, sperando che qualcuno che ci legge possa fornirci indicazioni
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