Se dovessi rispondere alla domanda: quale è il fiore che più di ogni altro esprime, nei giardini mediterranei che si affacciano sul mare, l’esuberanza tropicale dell’estate, non avrei nessuna esitazione a rispondere: l’ibisco. Hibiscus rosa sinesis è infatti l’arbusto i cui grandi fiori sono l’emblema della sensualità, della disinibizione, della sfrontatezza botanica; ingredienti tipici di un’estate vissuta alla grande.
Da quando Hibiscus rosa sinensis è stato introdotto in Europa, nel 1732, dalle Indie occidentali sono stati ottenuti un numero elevatissimo di ibridi i cui colori variano dal rosso, colore originario della specie, al bianco, al giallo, all'arancio, al violetto e all'indaco con molte sfumature intermedie e combinazioni cromatiche.
Un fiore, dalla grande corolla a cinque petali, che fa del colore il suo punto di forza in quanto privo di profumo; d’altra parte, in natura, sono i colibrì, piccoli uccelli tropicali ad essere incaricati dell’impollinazione e pertanto il richiamo, più che olfattivo deve essere gioco forza quello di un cromatismo sbandierato. Grandi fiori effimeri che durano un solo giorno sostituiti a cascata da altri fiori che si aprono in successione. E’ dell’ ibisco il fiore che le ragazze di Tahiti, secondo tradizione, portano tra i capelli, rispettivamente sopra l'orecchio destro per indicare disponibilità agli incontri o a sinistra per evidenziare un impegno già preso.
Non mi spiego come un simile archetipo di spavalda bellezza vegetale possa essere parente stretto del Malvaviscus, il più timido degli arbusti tropicali a fioritura estiva. Malvaviscus arboreus è, infatti, anch’esso un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Malvaceae e pur provenendo dai paesi del Sud e centro America si è bene ambientato nei giardini posti lungo le coste mediterranee. Il nome botanico è una contrazione tra i nomi dei generi Malva ed Hibiscus ed in effetti si tratta di un arbusto che ha alcuni caratteri botanici della malva ed è molto simile all’ibisco dal quale ha preso sia le foglie alterne di forma allungata e margine dentato che i fiori di colore rosso scarlatto molto simili a quelli della varietà rossa dell’ibisco.
Da cosa arguisco, allora, il carattere riservato del tipo botanico? Facile, dal fatto che i grandi fiori a cinque petali del malvavisco non ne vogliono sapere di aprirsi; rimangono chiusi con i petali avvolti, stretti attorno all’asse staminale come la tela ripiegata di un ombrello da viaggio. Solo gli stami, di colore rosso lacca, saldati tra loro, fuoriescono dalla corolla avvoltolata; per il resto: “chiuso, closed, zu, fermé” come sui finestrini dei treni della mia infanzia. Negli umani non volersi mettere in mostra è sintomo di riservatezza, timidezza, insicurezza nei propri mezzi, così immagino che sia anche per il Malvaviscus, il parente introverso dell’ibisco. Ma le qualità botaniche ci sono e tutte di pregio in giardino; i fiori, ad esempio, durano più giorni e l’arbusto ne produce in grande quantità e per un periodo assai lungo. Ne ho fotografati esemplari in fiore anche nei mesi invernali, in piante poste in posizione riparata. La specie è rustica ed ha uno sviluppo molto rapido anche in pieno sole come un bell’esemplare fiorito da un mese nel giardinetto sabbioso del lido.
Ora che arrivano i giorni più caldi dell’anno il giardiniere rumeno lo pota lasciando qualche rametto in fioritura; con le cime semi legnose produce talee che radicano con una certa facilità. Nei paesi d’origine il malvavisco viene spesso utilizzato per realizzare siepi o gruppi decorativi e la stessa cosa potrebbe farsi da noi.
Se poi mi chiederete quale delle due specie preferisco, vi dirò che adoro i tipi di "carattere riservato".
* Le foto degli ibischi contrassegnate da * sono di Giuseppe Patanè
Dove trovare gli ibischi: Sun Island nursery
Dove trovare il malvaviscus : Noaro vivaio
ed ancora:vivaio Tropicamente
Hibiscus rosa sinensis Lady Cilento * |
Hibiscus rosa sinensis Molly Cummings * |
Wikipedia |
Danzatrici di Tamurè |
Da cosa arguisco, allora, il carattere riservato del tipo botanico? Facile, dal fatto che i grandi fiori a cinque petali del malvavisco non ne vogliono sapere di aprirsi; rimangono chiusi con i petali avvolti, stretti attorno all’asse staminale come la tela ripiegata di un ombrello da viaggio. Solo gli stami, di colore rosso lacca, saldati tra loro, fuoriescono dalla corolla avvoltolata; per il resto: “chiuso, closed, zu, fermé” come sui finestrini dei treni della mia infanzia. Negli umani non volersi mettere in mostra è sintomo di riservatezza, timidezza, insicurezza nei propri mezzi, così immagino che sia anche per il Malvaviscus, il parente introverso dell’ibisco. Ma le qualità botaniche ci sono e tutte di pregio in giardino; i fiori, ad esempio, durano più giorni e l’arbusto ne produce in grande quantità e per un periodo assai lungo. Ne ho fotografati esemplari in fiore anche nei mesi invernali, in piante poste in posizione riparata. La specie è rustica ed ha uno sviluppo molto rapido anche in pieno sole come un bell’esemplare fiorito da un mese nel giardinetto sabbioso del lido.
Ora che arrivano i giorni più caldi dell’anno il giardiniere rumeno lo pota lasciando qualche rametto in fioritura; con le cime semi legnose produce talee che radicano con una certa facilità. Nei paesi d’origine il malvavisco viene spesso utilizzato per realizzare siepi o gruppi decorativi e la stessa cosa potrebbe farsi da noi.
Se poi mi chiederete quale delle due specie preferisco, vi dirò che adoro i tipi di "carattere riservato".
* Le foto degli ibischi contrassegnate da * sono di Giuseppe Patanè
Dove trovare gli ibischi: Sun Island nursery
Dove trovare il malvaviscus : Noaro vivaio
ed ancora:vivaio Tropicamente
Ciao Marcella, ogni tanto ritorno...Non ho dubbi, mi piace molto l'eleganza del Malavisus. Senza nulla togliere all'estroso Ibuscus. Ma anch'io preferisco scegliere sempre le cose più semplici e meno appariscenti. I colori più tenui rispetto a quelli accesi. Forse perchè anch'io sono un pò così! Ciao, felice estate!
RispondiEliminaCiao Audrie, mi fanno sempre MOLTO piacere i tuoi commenti; purtroppo l'estate sembra essere per forza la stagione degli ibischi, tipi caratteriali che a mare si riconoscono subito: costumi micro, colore cioccolato uniforme, sguardo assassino. Non è roba per me e penso neanche per te. Ciao
RispondiEliminaun giorno recandomi nel Cilento ho notato Questa pianta infine più dura in estate ho fatto un rametto l'ho portata in penisola Sorrentina e l'ho piantata Ma la cosa sorprendente è che adesso si è fatta una pianta di 2 m e fiorisce la dicembre a marzo poi smette di fiorire per poi vegetare solo le foglie fino a dicembreper poi rifiorire Qualcuno mi sa spiegare come mai se la madre ad agosto era in Fiore
RispondiEliminaTanti motivi possono spiegare il fatto: ambienti diversi, microclimi diversi con precocità di fioritura più o meno anticipata in base al luogo, esposizione, temperatura. Tra l’altro la fioritura estiva è perfettamente normale in quanto per la pianta è quella principale seguita da una seconda fioritura autunnale che si protrae sino a dicembre se il clima si mantiene mite
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