Asclepias fruticosa (Gomphocarpus fruticosus L.) è specie cespugliosa sempreverde, originaria dell’Africa meridionale, perenne nei climi a temperature invernali miti, annuale altrove. Introdotta nel Mediterraneo nel XVIII secolo per essere utilizzata come possibile pianta sostitutiva del cotone, è poi sfuggita al controllo e si è facilmente spontaneizzata trovando ambiente ideale nelle regioni costiere, in aree sabbiose ed incolte, ai margini delle strade. Come curiosità botanica la specie è coltivata in qualche giardino, non tanto per l’aspetto della pianta che si presenta come un anonimo arbusto a rami sottili, ondeggianti al vento, con foglie allungate, opposte, verde pallido e neanche per i fiori, tipici delle Asclepiadaceae (oggi Apocynaceae secondo la classificazione APG), di colore bianco giallastro, riuniti in ombrella rade, portati sui nodi terminali dei rami.
Il motivo estetico che fa coltivare la specie sta nei frutti che, al di là della denominazione botanica che li definisce follicoli cioè capsule rotondeggianti ricoperte di setole spinose, con dentro semi portati da fili sericei, sembrano, per i bambini che li vogliono raccogliere, grandi palle di colore verde chiaro, leggere come lanterne cinesi e con, all’esterno, peli ruvidi; per questo la pianta è comunemente chiamata: "baloon plant" ma anche "palle di Caracas", "palle del vescovo" o come ebbe a dirmi un vivaista: "palle del papa".
A maturità i follicoli si aprono lasciando vedere l’ammasso marrone dei semi, disposti in file ordinate e tenuti insieme da pappi sericei che un minimo soffio di vento fa disperdere nell’aria. Nel XVIII secolo si è tentato di filare il pappo per farne cotone ma purtroppo la fibra risultò troppo fragile e corta per qualsivoglia utilizzazione tessile.
Come molte specie che appartengono alla famiglia delle Asclepiadaceae, dedicata ad Asclepio, alias Esculapio, dio della medicina, anche Asclepias fruticosa presenta principi attivi (uzarina) utilizzati contro mal di testa e tubercolosi e come emetico ma la pianta va manipolata con attenzione perchè i tessuti verdi contengono una sostanza lattiginosa tossica ed urticante ed è per questo chiamata dagli inglesi milkweed.
Tra le curiosità che riguardano la specie, un lepidottero africano (Danaus chrysippus ) utilizza la pianta come alimento specifico deponendovi le uova da cui nascono bruchi che sono ghiotti delle sue foglie. Gli alcaloidi presenti nelle foglie passano nel corpo del bruco e poi della farfalla rendendo l’insetto particolarmente sgradito ai predatori. Questo lepidottero chiamato "monarca", prima confinato in Sud Africa, da un poco di tempo si è messo a migrare all'inseguimento del suo alimento preferito.
Il motivo estetico che fa coltivare la specie sta nei frutti che, al di là della denominazione botanica che li definisce follicoli cioè capsule rotondeggianti ricoperte di setole spinose, con dentro semi portati da fili sericei, sembrano, per i bambini che li vogliono raccogliere, grandi palle di colore verde chiaro, leggere come lanterne cinesi e con, all’esterno, peli ruvidi; per questo la pianta è comunemente chiamata: "baloon plant" ma anche "palle di Caracas", "palle del vescovo" o come ebbe a dirmi un vivaista: "palle del papa".
Come molte specie che appartengono alla famiglia delle Asclepiadaceae, dedicata ad Asclepio, alias Esculapio, dio della medicina, anche Asclepias fruticosa presenta principi attivi (uzarina) utilizzati contro mal di testa e tubercolosi e come emetico ma la pianta va manipolata con attenzione perchè i tessuti verdi contengono una sostanza lattiginosa tossica ed urticante ed è per questo chiamata dagli inglesi milkweed.
Sito reperimento immagine |
ciao posso sapere in quale vivaio le hai trovate?
RispondiEliminaMa io le avevo viste al vivaio Gli Aromi https://www.facebook.com/GliAROMISicily/, ma poi anche da Massimo Sallemi nel suo vivaio https://www.facebook.com/vivaio.palmeepiantetropicali;capita di vederla in giro ogni tanto
EliminaNon ho mai acquistato questa pianta . L'ho trovata piccolissima in uno dei miei vasi ed ho lasciato che crescesse. Oggi è splendida , rigogliosa con 30 palle.
RispondiEliminaHo dei semi quanto si piantano?
EliminaSe la semina avviene in vaso o direttamente a dimora farei in primavera, se si dispone di una serretta con letto di semina riscaldato si può fare anche in autunno inverno
RispondiEliminaHo preso una palls da un giardino al mare deve seccare per poi piantarla?
RispondiEliminaSi, quando la superficie si sarà asciugata i frutti si apriranno facilmente e vi troverà all'interno tanti peli bianchi sericei che portano all'estremità un seme. Li separi e li interri in piccoli gruppi
RispondiEliminaBuona sera, mi piacerebbe acquistare i semi o una pianta. Puoi aiutarmi?
RispondiEliminaTrovare la pianta non è difficile perchè alcuni vivai occasionalmente ce l'hanno; io, ad esempio l'ho recentemente vista in un piccolo vivaio alle pendici dell'Etna che si chiama Vivaio Valentina. Per i semi basta fare una ricerca su google e anche li ci sono diverse opportunità-
EliminaVorrei sapere dove e’ meglio piantarla e se posso metterla adesso in terra e con quale terriccio o teme il freddo io abito a Firenze grazie
RispondiEliminaL' Ascepias tende a diventare un arbusto alto, un poco spoglio alla base perciò lo metterei dietro altri cespugli più bassi , sempreverdi ; la pianta è spogliante e certo non particolarmente amante del freddo dove tende a comportarsi da annuale. La terrei in vaso questo inverno in luogo riparato ed in primavera decidere se metterla a dimora o continuare a coltivarla in vaso. Non è particolarmente esigente in fatto di terreno
RispondiElimina