E' arrivato il suo momento e la specie è tutta in fiore
Gli spazi a verde delle calde città meridionali indossano oramai da qualche giorno la livrea giallo dorata delle infiorescenze di Grevillea robusta, una proteacea arborea proveniente dalle regioni costiere australiane del Queensland e del New South Wales, scoperta ed identificata nella prima metà dell’ottocento da Allan Cunningham.
La grevillea è un albero di bell’aspetto, dal tronco diritto, poco ramificato, che si riveste di una chioma sempreverde o parzialmente decidua, fatta di fronde simili a foglie di felce, composte da foglioline leggere, finemente lobate; il colore del fogliame è verde intenso superiormente e colore argento sulla pagina inferiore che è ricoperta da una peluria setosa. La fioritura della grevillea è squillante, strombazzata e di certo non passa inosservata per la grande quantità di densi racemi di infiorescenze giallo aranciate che si producono all’inizio dell’estate su corti rametti. I singoli fiori, tipici delle proteaceae, presentano strutture fiorali saldate a formare dei tubuli ricurvi contenenti, variamente modificati, organi femminili (stilo e stigma) e maschili (stami ed antere); il meccanismo di crescita dei diversi componenti del fiore e la successiva impollinazione risulta nelle Proteaceae altamente specializzato sfruttando per la fecondazione l’azione di insetti impollinatori attirati dall’abbondante quantità di nettare prodotto da apposite ghiandole che rendono l’infiorescenza appiccicosa.
Ai fiori seguono corti baccelli deiscenti, maturi a fine inverno e contenenti semi alati. La specie a partire dal secolo scorso è stata introdotta, con successo, in tutte le regioni a clima tropicale, subtropicale e temperato del globo per la sua notevole adattabilità a condizioni diverse di clima e di suolo. La specie, al pari dell’eucalipto, è stata molto utilizzata in Asia ed in Africa come essenza forestale; da essa si produce, infatti, un legno rosa pallido o marrone molto simili al legno di rovere (che giustifica il nomignolo inglese di Silk-oak), ritenuto di pregio per le doti di resistenza, colore e lavorabilità e particolarmente adatto per lavori di ebanisteria, parquet ed infissi; nello Sri Lanka si segnala l’utilizzazione della specie come ombreggiante per le piantagioni di tè. Nelle regioni a clima temperato, invece, l’uso della specie, è prettamente ornamentale sia come pianta da fogliame per interno, nei paesi a clima nordico che, in piena aria, nelle città mediterranee poste sul mare, dove singoli esemplari o gruppi di piante vengono frequentemente coltivati dove ci sia spazio sufficiente ad ospitare una specie che nelle migliori condizioni può raggiungere e superare i 20 metri d’altezza.
Da noi, in Sicilia, Grevillea robusta è un albero di strada; siccome è frugale ed adattabile, tutti gli slarghi stradali spartitraffico sono suoi: meriterebbe di più ma la specie non è molto amata da chi ha giardini: le foglie che rinnovandosi coprono il prato, le antere appiccicose che, cadendo sulle macchine, formano macchie vischiose e nerastre, le api che arrivano a frotte attirate dal nettare sono tutte peccati veniali che però nel complesso, ahimè, fanno preferire altre specie.