Merremia dissecta è una specie rampicante a fusto volubile
proveniente dai paesi dell’America del sud, appartenente alla famiglia delle
Convolvulceae, che vive assai bene in clima mediterraneo soprattutto lungo le
coste e dove l’inverno è blandamente rigido; a prima vista è molto simile, nei caratteri
distintivi, ad una Ipomoea alla quale
assomiglia molto per la forma del fiore anche se da un punto di vista
sistematico differisce per alcuni caratteri del polline. E’ una specie che si
comporta da vero rampicante attorcigliandosi con i suoi fusti lianosi intorno
ad ogni appiglio ed appoggio che incontra sul suo percorso, spingendosi su fino
ai tre metri d’altezza.
I fusti, le foglie ed
i peduncoli fiorali sono molto pelosi ed
hanno la particolarità che se schiacciati emettono un liquido lattiginoso all’aroma
di mandorla amara. Ha foglie di colore
verde scuro, alterne, semplici, portate da un lungo peduncolo, con una forma
particolare perché, palmate e profondamente lobate, incise sino
alla base della foglia. Il fogliame assicura una copertura leggera, di aspetto merlettato,
ma con elevata capacità coprente.
I fiori a forma di imbuto ma con la corolla svasata sono solitari con petali di colore bianco e gola viola. Il frutto è una capsula globosa avvolta totalmente dai sepali che a maturità si apre con forma stellata mettendo in evidenza quattro semi di forma tondeggiante, come grani di pepe, di facile germinazione.
La specie può comunque essere riprodotta per divisione del cespo o staccando tralci da porre a radicare. Pur essendo specie gradevole, per la discreta fioritura che si prolunga tutta l’estate e soprattutto per la grande capacità che ha la pianta di coprire reti, recinzioni ed altri manufatti che spesso in giardino è bene nascondere, non è molto diffusa nei nostri giardini anzi, a ben pensare l’unico esemplare che conosco vegeta, saranno oramai circa vent’anni, nel giardino della mia amica Daniela ad Acicastello. C’è arrivata sull’ onda dell’ entusiasmo che, negli anni compresi tra il 1992 e l’inverno del 1994, suscitò l’iniziativa ideata e portata avanti da Guglielmo Betto di creare in Italia una Società di Acclimatazione Sperimentale che aveva lo scopo di ..”favorire gli studi e gli esperimenti amatoriali concernenti l’acclimatazione delle specie vegetali sia ornamentali che d’uso alimentare e industriale fuori dalla loro area d’origine; la coltivazione sperimentale di specie poco note o sconosciute in Italia...”. Tutti i soci erano invitati ad inviare all’Associazione semi di specie rare o esotiche di cui disponessero ed i semi andavano a costituire un Index Seminum cui attingere l’anno successivo. Ai nuovi soci venivano regalate al momento dell’adesione 10 bustine di semi di specie presenti in elenco. L’anno in cui sia io che Daniela fummo accolte da Betto (immeritatamente per parte mia) nell’ambito del competente consesso di soci, non avendo molta pazienza nelle semine passai la scelta a Daniela.
Da lì l'arrivo in Sicilia della Merremia dissecta che da allora occupa militarmente un angolo del suo giardino.
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