Notazioni sul libro Uomini e piante di Lucilla Zanazzi
In agosto sono stata a trovare Natale Torre a Milazzo; andare
da lui è sempre una festa per le meraviglie botaniche che è stato in grado di
collezionare nel suo giardino vivaio in tanti anni di ricerca e coltivazione.
Un mare di fiori e frutti e curiosità tropicali che è una goduria fotografare e
poi a casa studiare seguendo il ricordo dei racconti di Natale; viaggi, esperienze,
motivazioni che lo hanno portato in giro per il mondo a cercare tantissime
specie da provare ad acclimatare e
riprodurre nel clima della tiepida Sicilia per la gioia dei collezionisti e
degli Orti Botanici di tutta Europa. “Un vero capovolgimento
di ruoli”, mi dice Natale chiacchierando mentre prepara un pranzo veloce: “dalla
metà dell’800 ai primi decenni del 900 erano, infatti, gli Orti Botanici che
avevano la funzione istituzionale di introdurre
ed acclimatare specie esotiche potenzialmente utili per il nostro ambiente; è stato, ad esempio, grazie al ruolo dell’Orto Botanico di Palermo
che nelle campagne della Conca d’Oro si
è diffusa la coltivazione del mandarino e nei giardini e nelle ville della
città di fine 800 la collaborazione tra il Giardino Botanico di Acclimatazione e
i giardinieri delle principali casate nobiliari ha consentito l’introduzioni di
specie come ficus, yucche, eritrine e chorisie che ancora oggi fanno bella e
botanicamente interessante la città. Ma con il passare del tempo le Istituzioni
Universitarie hanno perso questa importante funzione ed è stato allora necessario,
per noi vivaisti appassionati dei tropici, partire personalmente alla caccia di novità; ed
è stato quello che ho fatto e continuo a
fare io dopo trent’anni di attività, a mie spese con viaggi annuali d’oltre
mare sempre più mirati alla ricerca di una o più specie di interesse
ornamentale o agrario che ritengo possano trovare casa nel mio vivaio come è
successo in passato con avocado, annona, papaya, litchi, guajava e moltissime altre specie esotiche da giardino la cui
coltivazione ho sperimentato ed effettuato a Milazzo con successo".
"Di questo ed altro ancora
parlo nel libro della Lucilla Zanazzi “Uomini e piante” che da pochi mesi è uscito
per la DeriveApprodi di Roma: l’hai
letto?”; “ci sono anche io tra gli “uomini” del titolo ed in settembre faremo a
Milazzo la presentazione del libro, poi ti farò sapere”. Io il libro l’avevo già comprato prima di andare da Natale ma non ne potevo
parlare perché stava in pila sotto ad altri
sul mio sgabello di lettura. Al mio ritorno a casa sono andata subito a
far riemergere il libro per vedere cosa Natale avesse raccontato di se e,
a seguire, mi sono immersa nella vita di tanti altri personaggi che hanno rappresentato e rappresentano
l’elite italiana del collezionismo botanico. Il libro non è di quelli che si
leggono d’un fiato; ogni storia va ponderata con in mano una matita per vistare
informazioni da approfondire. Il libro infatti contiene moltissime notizie utili per i neofiti, per quelli alle prime armi, per
tutti quelli che vogliono appassionarsi alla coltivazione di una determinata
specie partendo dall’esperienza di
quanto già fatto da altri, dal racconto di incontri, di viaggi, di letture che
hanno contribuito a creare specifica conoscenza divenuta oggi, punto di
riferimento per tutti gli appassionati. Io, ad esempio ho travato utilissima
l’indicazione dei libri su cui i diversi intervistati si sono formati, i testi
da cui sono partiti per impostare le proprie
collezioni, gli autori a cui essi si sono riferiti per alimentare culturalmente
la propria passione. Una eccezionale base di partenza per evitare di brancolare
nel buio nella fase iniziale dell’innamoramento di un Genere, un modo per non
partire da zero spianando la strada a tutti gli appassionati e collezionisti alle
prime armi che dell’esperienza altrui potranno fare tesoro. Unica nota
deludente del libro è il dovere constatare che le interviste sono un poco
datate, sono state realizzate infatti dal 2007 al 2009 e in tanti anni alcune
realtà sono cambiate: non ho trovato traccia del vivaio di Pelargoni Fra.Mar che ha cambiato nome e ora si chiama: Il fiore all'occhiello a nome della sola Marzia Milano;
Rita Paoli ha fondato una nuova realtà produttiva (Ladre di piante) per suo conto abbandonando il
sodalizio descritto nel libro e due tra i più interessanti collezionisti non ci
sono più. Ma di questo e di altro ancora se ne potrà discutere con l’autrice Lucilla Zanazzi
domani, a Milazzo in occasione della presentazione del libro che avrà luogo presso il Castello di Milazzo -Monastero delle Benedettine alle ore 19,30 .
Ho letto tardi ,questo commento ..............io ci sono e come(Rita Paoli) e ci sono anche le mie ortensie , nella vita grazie a dio si può cambiare io ora sono a Pistoia con www.pollicirosa.com e sono felice
RispondiEliminaGrazie per ..aver battuto un colpo. A tutti noi fa molto piacere che tu e le tue ortensie ci siete ancora.
Elimina