venerdì 11 ottobre 2013

Antigonon leptopus, romantico rosa

Il rosa è un colore che mi piace ma non tutto ciò che è rosa è di mio gradimento; non mi piace, ad esempio, il rosa confetto con il quale mamme affettate vestono da testa a piede bambine smorfiose perché ogni particolare dell’abbigliamento proclami al mondo l’appartenenza al genere femminile.
Questo rosa d’ordinanza fatto a posta per sbandierare una femminilità ad oltranza non fa per me: non uso smalti rosati né fuseaux attillati; odio indossare i collant ed il mio abbigliamento è all’insegna della comodità: pantaloni d’inverno perché ho freddo, gonne d’estate perché ho caldo. Non vestendomi in modo aggraziato credo di poter dire che la mia adesione al sentire femminile si esprima nella mia propensione ad accudire: familiari, in primo luogo, poi gli alunni a scuola ed animali a seguire; sono però un tipo romantico e spesso mi faccio prendere dal sentimento; mi basta risentire pezzi d’opera (“Coro a bocca chiusa” della Madama Butterfly, “Addio del passato” della Traviata, “Tu che m’ai preso il cor", da  Il paese del sorriso) che mi prende un immediato groppo al cuore e piango lacrime che non riesco a trattenere.  

Sono, dunque, un tipo sentimentale e già da ragazzina il rosa che preferivo era quello di una collana di libri d’appendice dalla copertina “rosa” con titoli come: Foglie al vento, La casa delle lodole, La primula rossa, Lo sceicco, e poi a seguire Via col vento, Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizio.
Questa visione “sentimentale” della vita trova applicazione anche in campo vegetale; c’è, ad esempio, una specie rampicante come Antigonon leptopus che trovo molto romantica; è una polygonacea di origine messicana ancora in fiore in questo tiepido autunno, che arrampicandosi su ringhiere e graticci grazie a tralci lianosi e robusti viticci, forma ghirlande intrecciate di fiori di un rosa così delicato da essere chiamato nei paesi d’origine “catena d’amore”. 
Antigonon leptopus è specie che ha foglie alterne, grandi, con il bordo ondulato e a forma di cuore; i fiori sono raccolti in grappoli posti all’ascella delle foglie e sono privi di petali presentando sepali membranosi, cordati, di un rosa antico molto delicato.
Non è specie diffusa, neanche al sud dove si trova bene in aree a clima mite e temperato e dove fiorisce abbondantemente e ininterrottamente. I frutti sono acheni e le radici tuberose in Messico sono considerate commestibili. La propagazione si può fare per seme in primavera, per talea di stelo in estate o per divisione dei tubercoli radicali; gradisce una buona potatura invernale perché fiorisce sui rami dell’anno nuovo.
 
Se mi chiedete cosa canticchio in macchina lungo il tragitto per andare a scuola vi dirò che all'andata, propendo per la malinconica  “La vie en rose” ma al ritorno, con senso di vera liberazione, galoppo al ritmo dei valzer del “Cavaliere della rosa”.



2 commenti:

  1. A me i colori piacciono tutti, tranne il grigio. Quest'anno ho apprezzato il rosa-porpora delle mini zinnie: non credo di averlo mai visto in altri fiori.

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  2. Si anche a me piacciono tutti i colori ma con il rosa ero in vena di "romanticherie"!

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