venerdì 19 settembre 2014

Schinus molle, l'albero del pepe rosa

Soluzione quiz botanico settembre 014
Schinus molle è un albero sempreverde della famiglia delle Anacardiaceae che cresce spontaneo nelle regioni temperate e subtropicali delle Ande, in paesi come Cile, Perù, Bolivia, Paraguay dov’è conosciuto con il nome di falso pepe (falsa pimienta), lentisco del Perù o Aguaraiba.
E’ un albero con il fusto breve, contorto e rugoso che nei paesi d’origine può superare i quindici metri d’altezza; poco esigente in fatto di suolo si adatta a qualsiasi tipo di terreno a condizione che non sia eccessivamente calcareo ed umido.
E’ specie termofila che può crescere in situazioni di grande aridità e calore e non tollera, per contro, il freddo. Nei paesi d’origine è utilizzato come essenza forestale per rimboschire bacini idrografici e per il controllo dell'erosione ma a motivo del suo elegante fogliame è spesso presente in parchi e giardini come specie ornamentale; con questa funzione lo schinus viene da tempo coltivato anche nei Paesi del Mediterraneo dove le condizioni climatiche lo consentono.
L’albero del falso pepe ha una chioma ampia, globosa, dal fogliame rado e pendente; le foglie composte sono formate da foglioline alterne paripennate a bordo dentato, coriacee, di colore verde scuro. La specie è dioica portando pannocchie ascellari e terminali di fiori piccoli unisessuali o ermafroditi di colore biancastro che attirano api ed altri insetti melliferi.
La pianta che porta solo fiori maschili non produrrà frutti mentre questi compariranno sia sugli esemplari femminili che su quelli a fiori ermafroditi. Le foglie emanano un aroma intenso e leggermente piccante. I frutti portati in panicoli penduli prima verdi poi rosacei sono drupe globose che contengono un seme. Con la maturazione il pericarpo del frutto rinsecchisce creando una capsula semivuota.
Il seme ed i tessuti del frutto contengono sostanze piccanti, di odore debolmente fruttato ed aromatico simile a quello sprigionato dal pepe  ed è per questo che il pepe rosa è utilizzato in cucina  per  insaporire piatti di pesce, risotti, salumi, vari tipi di dolci, aceti e vini; le popolazioni andine, ad esempio,  con i frutti di Schinus producono una bevanda leggermente alcolica detta chicha de molle.
 
Nella miscela creola sono la quota rosa
I frutti del falso pepe sono componente essenziale della miscela di spezie chiamata creola, un mix di diversi tipi di pepe ottenuti dal seme di una pianta di origine indiana chiamata Piper nigrum; il pepe nero è ottenuto da frutti acerbi essiccati al sole; il pepe bianco è il seme maturo privato della polpa esterna mentre il pepe verde, ottenuto anch’esso da frutti acerbi, viene mantenuto verde mediante trattamenti con diossido di zolfo.
 
Per comporre la “miscela creola” ai grani di pepe si aggiungono anche i frutti essiccati di Schinus molle chiamati commercialmente “pepe rosa” che conferiscono al miscuglio un sapore aromatico e delicato.
 
Come scrisse il cronista peruviano la mia resina è un portento nel rimarginare le ferite del popolo di Cuzco

Garcilaso de la Vega, figlio del conquistador spagnolo Sebastian de la Vega e della principessa inca Isabel Chimpu Ocllo, scrisse resoconti della vita inca (Commentari reali degli Inca, 1609) basati sulle storie che aveva sentito raccontare quando era bambino a Cuzco; in essi descrive con meraviglia come gli indigeni incidessero il tronco e le branche di Schinus molle per ricavarne una resina bianca e gommosa, dall’odore di finocchio (detta mastice d’America o resina molle) usata per rimarginare le ferite in modo ritenuto miracoloso. Tutte le parti della pianta, infatti,  (foglie, corteccia, frutti, semi, resina) contengono principi attivi ad alto potere cicatrizzante.
 

Le mie foglie sull’acqua rinculano
I tessuti vegetali di Schinus molle sono ricchi di ghiandole contenenti oli essenziali; la fuoriuscita di questi oli dai tessuti traumatizzati  è la causa di un curioso fenomeno già descritto da De Candolle in un suo testo di Fisiologia Botanica.
Se su una superficie d' acqua  calma si pongono  foglioline o altri frammenti di tessuto vegetale strappati da una foglia di schinus (ma questo fenomeno si verifica anche con altre Anacardiaceae), si osserva che essi cominciano a muoversi  bruscamente ed a scatti in direzione opposta al punto in cui sono stati strappati.

Nella Città tre volte Santa vieni a cercar ristoro sotto le mie annose fronde prima di soffermarti a pregare alla stele della IX stazione posta alla soglia del Monastero Etiope 
A Gerusalemme, città santa per le tre religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo e  islam), il Monastero Etiope, dove ha sede una delle più antiche sette  cristiane, è collocato a ridosso di uno degli innumerevoli piani che costituiscono l’edificio del Santo Sepolcro. All’ingresso del Monastero vi è un’antica colonna che segna la IX stazione della Via Crucis e al suo interno, nel chiostro, anche nelle giornate più calde si può trovare ristoro all’ombra di un annoso esemplare di Schinus molle.

Alla fine qualcuno ha parlato e così si è saputo che è proprio sulla mia chioma che cercò rifugio il figlio del barone di Livombrosa
Nel romanzo  Il barone rampante scritto da Italo Calvino nel 1957, il protagonista, Cosimo, figlio del Barone di Livombrosa, per ribellione al padre scappa su un albero del suo giardino e promette di non mettere più piede sulla terra ferma. La curiosità di che albero avesse ispirato l'autore è stata soddisfatta, qualche anno fa,  da Esther Singer Calvino, vedova dello scrittore, che ha rivelato trattarsi di un albero di falso pepe (Schinus molle) che nel giardino di casa Calvino a Sanremo era una delle piante più comuni.
 

9 commenti:

  1. È una pianta molto bella, l'ho vista ad Alassio, purtroppo qui non crescerà mai :D

    Un saluto!!

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  2. da noi in Liguria è molto utilizzato, ho fatto la mappatura di qualche esemplare del quale al momento giusto prelevo i frutti!
    ciao Marcella
    s

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    1. Ciao Simonetta, sono sicura che queste tenere palline rosa saranno utilizzate al meglio nelle tue composizioni floreali!

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  3. Αγαπημένη μου φίλη Marcella
    Καλώς σε βρίσκω, ύστερα από απουσία πολλών μηνών από το blog, λόγω καλοκαιριού.
    Εδώ το καλοκαίρι κρατάει ακόμα, η θάλασσα είναι ζεστή και ακόμα κολυμπάω.
    Σιγά-σιγά θα επιστρέψω :)
    Πολύ ενδιαφέρουσες πληροφορίες και φωτογραφίες για το ροζ πιπέρι! Σ΄ευχαριστώ που μας μαθαίνεις τόσα πολλά!
    Πολλά φιλιά

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    1. Ciao Magda è bello risentirti! Anche da voi il "pepe rosa" viene bene? Un caro saluto in attesa di leggere di tuoi nuovi viaggi :)

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  4. Ciao Marcella,sto seguendo il tuo sito e spesso posso soddisfare tante curiosità,su piante alberi e semi,a volte strani davvero.In Sicilia,anche vicino casa ce ne sono tantissimi di questi alberi.Uso i grappoli rossi per delle composizioni floreali,in casa.Ma questi grani possono essere usate in cucina?Grazie per le tante interessanti notizie.

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    1. Si, sono i grani rosa che si comprano in salamoia o secchi per insaporire arrosti o cacciagioni. Un saluto

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    2. Grazie,la prossima volta lo userò anche in cucina.Sono così belli quei grappoli!

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