domenica 22 marzo 2015

Ho letto "Buon Gardening!" di Simonetta Chiarugi

Il libro l’ho letto in un giorno di pioggia di questa primavera che non vuole arrivare. Seduta in poltrona osservo dai vetri il mio povero balcone “sgarrupato”, ridotto a mal partito da interminabili lavori di rifacimento facciata, pensando che con le mie povere piante sparse ai quattro venti, affidate alle cure di amici badanti, non avrò, chissà per quanto tempo ancora, molte opportunità di fare gardening.
Ma non demordo e fiduciosa mi immergo nel mondo di chi ci sa fare con le piante ed i giardini, sicura di trovare nel libro di Simonetta Chiarugi Buon gardening edito da Mondadori e da pochi giorni in libreria, idee, progetti, ricette, consigli verdi che mi faranno ritornare la voglia di fare giardinaggio in balcone appena la stagione ed i  lavori lo consentiranno.
Chi ha avuto modo negli ultimi anni di seguire il lavoro svolto da Simonetta Chiarugi nel mondo del “sentire verde”, partecipando alle mostre e agli eventi da lei organizzati, seguendo il suo blog Aboutgarden o leggendo i suoi articoli pubblicati su riviste verdi come Vivere Country o Casa in fiore o ascoltando le sue pillole di giardinaggio Buon gardening trasmesse via satellite su una TV commerciale, ritroverà nel suo primo libro tutto quello che di bello Simonetta ha fatto in questi anni per promuovere la pratica del buon giardinaggio. 
Il libro è un manuale dove, stagione dopo stagione, cominciando dalla primavera, Simonetta racconta l’esperienza green vissuta nel corso degli anni nel suo bosco giardino; le piante che vi coltiva, scelte girando per mostre e vivai o seguendo l'ispirazione avuta nel corso di viaggi alla scoperta dei cottage  inglesi o dei  romantici giardini francesi; la lotta impotente con i caprioli golosi che popolano il bosco che accerchia il giardino; le specie e varietà più adatte, sempre declinate nei colori pastello, per essere coltivate sulle colline liguri dove è ubicata la proprietà di famiglia ed il suo giardino.
Si comincia parlando di violette e di rose centifolia per approdare alle erbe aromatiche estive e alle ortensie non tralasciando specie spontanee come l' ortica, buona da mangiare, o la carota selvatica così gradevole da utilizzare nelle composizioni vegetali; si passa quindi all’autunno, tempo di potature, di raccolta di foglie da fare seccare e di tanti bulbi da interrare e poi c’è l’inverno con le bacche e la frutta da preparare per il centrotavola di Natale ed i pacchetti green di carta artigianale chiusi da rametti di abete o qualche pigna. E dentro ad ogni stagione è un mare di idee: sciroppo di rose, corone di alloro, il compost di foglie, le bustine di semi il tutto spiegato in modo semplice e piano perché Simonetta sa raccontare guidando il lettore a risvegliare fantasia e creatività.
Belle le foto che accompagnano il racconto sempre nel segno dello stile shabby schic , belli i disegni realizzati ad acquerello che segnano l’inizio di ogni stagione.
L’ho letto una volta ma lo dovrò rivedere seguendo il filo delle cose da fare stagione dopo stagione e chissà se a Natale anche io che sono proprio negata riuscirò a preparare un bel pomander, anche se al momento, lo devo confessare, non so bene cos’è!
Alcune foto utilizzate per illustrare il racconto sono prese in prestito dal sito Aboutgarden

4 commenti:

  1. Marcella grazie,
    che emozione leggere le tue parole che raccontano di me e del mio librino!
    e poi che bello sapere che troverà un posticino nella tua libreria.
    simonetta

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    1. Simonetta, scrivi ancora tanti altri libri che hai molte cose interessanti da descrivere e raccontare!

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  2. Ci voleva un libro come questo: semplice e con un chè di... rasserenante.

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    1. Si, Marta; piante e lavoretti ti distraggono dal quotidiano tran-tran e fanno belle le giornate.

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