Si è svolta ieri presso lo showroom dei Grandi Vivai Faro, a Giarre, la seconda giornata dell’evento A new green scenario che, a corollario del convegno che ha avuto luogo nel fine settimana a Radicepura, ha organizzato per un numero massimo di 40 partecipanti, una Masterclass condotta da Sarah Eberle dal titolo “How to design and build a Mediterranean show case” su come realizzare esempi di show garden di ambientazione mediterranea.
Sarah Eberle è una paesaggista inglese che da quasi trent’anni ha maturato una notevole esperienza professionale sia nella progettazione di grandi opere pubbliche che nei piccoli giardini privati, dedicandosi tra l’altro con grande successo al particolare settore degli show garden, piccoli giardini sponsorizzati da grandi firme (Gucci, Loreal) che partecipano ai Garden Festival di miglior tradizione. Sarah detiene ad esempio il record di otto medaglie d’oro per spettacoli della RHS, ha vinto due volte a Hampton Court e nel 1999 al Chelsea Flower Show ha conquistato la medaglia d’oro per Michael Balston. Sito immagine |
L’architetto Pietro Gellona fondatore dello studio di architettura e paesaggio LandAlab con sede a Cernobbio è stato uno dei partecipanti della masterclass; nessun problema con la lingua perché dopo la laurea Pietro ha studiato all’AA School of Architecture di Londra; un architetto esperto che ha lavorato in Italia ma anche in Australia e Svizzera. E’ a lui che ho fatto qualche domanda sulla riuscita in termini di accrescimento professionale della giornata trascorsa in Sicilia.
Pietro, perché hai chiesto di partecipare a questa masterclass che esplora un settore progettuale, quello dello show garden, che nel nostro paese è a dir poco marginale?
Ho deciso di partecipare perché ritengo che i garden show (soprattutto quelli inglesi) possano essere un ottimo trampolino di lancio e garantiscono una visibilità decisamente alta, conoscerne i meccanismi è quindi interessante sia da un punto di vista professionale che strategico. Il progetto del giardino per un garden show è tuttavia una categoria di progetti a se stanti rispetto alla progettazione di un giardino tradizionale. Ritengo quindi importante la possibilità data da piante Faro di accedere a informazioni specifiche sul tema, attraverso l’esperienza di un grande professionista del settore.
Nella fase introduttiva Sarah che consigli tecnici ha dato?Ho deciso di partecipare perché ritengo che i garden show (soprattutto quelli inglesi) possano essere un ottimo trampolino di lancio e garantiscono una visibilità decisamente alta, conoscerne i meccanismi è quindi interessante sia da un punto di vista professionale che strategico. Il progetto del giardino per un garden show è tuttavia una categoria di progetti a se stanti rispetto alla progettazione di un giardino tradizionale. Ritengo quindi importante la possibilità data da piante Faro di accedere a informazioni specifiche sul tema, attraverso l’esperienza di un grande professionista del settore.
Sarah sia nella prima parte della giornata che durante i lavori ha dato informazioni decisamente interessanti per capire ed eventualmente sviluppare con maggiore preparazione questa categoria di progetti fatti per un pubblico di passaggio, di breve durata e che devono essere allestiti e smontati. Occorre puntare molto sul messaggio che si vuole trasmettere e che vi sia massima coerenza tra il messaggio e l'esecuzione del progetto; il ritorno degli sponsor rispetto all'investimento necessario per la realizzazione e lo smantellamento del giardino; i criteri di giudizio dell’RHS e l’attitudine dei giudici; l’importanza del fattore ” wow” rispetto al valore delle medaglie che si possono ottenere; l’attenzione alle ambiguità e la necessità di essere flessibili in cantiere; la gerarchia visiva delle piante e l’attenzione ai confini del progetto.
Quale è stato il progetto da te realizzato?
Il progetto che ho abbozzato, nel poco tempo a disposizione, era destinato a promuovere l’ospitalità alberghiera di un attività ricettiva del mediterraneo. Rappresentava un piccolo spazio di svago all'aperto per un bungalow.
Avevi già avuto esperienza nell’utilizzo di specie mediterranee per piccole superfici e conoscevi alcune delle piante presenti nel Vivaio Faro che conta oltre 5000 varietà?
Non ho ancora avuto molte occasioni di usare specie mediterranee in piccoli spazi se non in un progetto in fase di realizzazione in Liguria. Alcune specie presenti nel catalogo di Piante Faro le conoscevo per esperienze passate di studio, viaggio e vita (ho vissuto e lavorato in Australia), molte altre sono state una piacevole sorpresa e durante la visita al vivaio si sono potuti ammirare esemplari incredibili, che ti fanno sperare di poter avere il prima possibile dei progetti che le possano accogliere e valorizzare!
Come si sono conclusi i lavori?
I lavori sono terminati con il rilascio di un attestato, Sarah manderà una mail ad ogni partecipante con una “critica” individuale di quanto prodotto.
Ritieni che sia stato proficuo partecipare a questa iniziativa?
Ne è valsa la pena, ho partecipato anche al convegno del giorno precedente, l’organizzazione e l’ospitalità sono state ottime.
Vista l’’intenzione annunciata nei giorni scorsi da parte della famiglia Faro di organizzare a Giarre nella primavera o nell’autunno del 2017 un Garden Show capace di competere con i più conosciuti Festival inglesi e continentali (Nagasaki, Singapore) è bene non farsi trovare impreparati all’evento; in quest’ottica la masterclass è stata solo un primo approccio al particolare settore dei show garden; un modo per stimolare l’attenzione di chi, forse, grazie ai consigli di Sarah avrà trovato la voglia e l’interesse o solo la semplice curiosità professionale di cimentarsi nella progettazione di show garden con professionalità all'inglese ma con una sensibilità che dovrà essere, com'è ovvio, del tutto mediterranea.
Marcella, molto interessante l'articolo sulla Masterclass tenuta da Sarah Eberle e l'intervista a Pietro Gellona che racconta in modo esauriente la sua partecipazione alla Masterclass. La tua descrizione esaudisce il desiderio 'di saperne di più' per chi aveva letto la notizia su Gardenia di ottobre!
RispondiEliminaGrazie, Elisabetta Pasanisi
E' stata un'iniziativa molto interessante che sono stata molto contenta di potere osservare da vicino.. Ciao e grazie
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