Diospyros nigra, un frutto esotico color cioccolata
Arriva l’estate e con i primi giorni di vacanza mi sento sulla pelle una gran voglia di esoticare.
Sogno di nuotare in mari tropicali, di stare a crogiolarmi al sole su spiagge di sabbia impalpabile annusando il profumo di fiori al “Laim dei caraibi”, sorseggiando drinks dal sapore tropicale dentro gusci svuotati di noci di cocco. E’ un desiderio che dura poco perché sono pigra ed è molto più comodo sognare sprofondata nella mia poltrona e con il mio amato computer sulle gambe che partire per luoghi ingrati; i mari tropicali, lo sanno tutti, sono infestati da squali; sdraiata sulle sabbie impalpabili verrei colpita da un eritema super; gli zanzaroni giganti dei tropici non mi darebbero scampo. In fin dei conti non vale la pena fare tutto sto viaggio solo per il piacere di mangiare frutta esotica dal sapore omologato, se la stessa frutta la posso gustare più comodamente in Sicilia dove diversi vivai e produttori la coltivano da anni con successo: mango, papaya, litchi, annona, guava, avocado, carambola, melarosa, syzygium sono, infatti, solo alcuni dei frutti che ho avuto modo di assaggiare a due passi da casa, direttamente raccolti dalla pianta con alterne preferenze di gusto.
Non posso proprio dire, ad esempio, che valga la pena fare un lungo viaggio per assaggiare un frutto chiamato Black sapote prodotto dalla specie Diospyros nigra delle famiglia delle Ebenaceae, la stessa per intenderci del naturalizzato kaki (Diospyros kaki) o dell’esoticissimo ebano, il legno nero prodotto dalla specie Diospyros ebanum.
Il black sapote è un frutto che matura all’inizio dell’estate, un frutto a polpa nera che è tra i più inquietanti a gustarsi. La specie Diospyrus nigra che lo produce è originaria della regione dei Caraibi ma è oggi coltivata come specie da frutto e come albero ornamentale per parchi e giardini in tutte le regioni a clima tropicale e sub tropicale del mondo. E’ specie rustica e resistente che si adatta a vivere anche in regioni a clima temperato a condizione che vi sia disponibilità idrica e che le temperature non scendano troppo sotto lo zero.
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Il frutto, di forma sferica, appiattita alle due estremità come un pomodoro, ha inizialmente colorazione esterna verde chiaro, poi verde oliva per raggiungere a fine ciclo un verde marcatamente muschiato.
La polpa invece, in fase di maturazione passa dal marrone, al marrone scuro quasi nero (da cui il nome black sapote attribuito al frutto) per arrivare ad una colorazione tanto vicina al cioccolato da farle assumere anche il nome popolare di “chocolate pudding fruit”. La polpa, ricca di vitamina C e lievemente astringente, ha consistenza budiniforme e sapore definito in letteratura, dolce. All’interno cinque sei o più semi anch’essi marrone ma non mancano esemplari completamente apireni.
Devo confessare che sebbene ben disposta ad assaggiare il gusto tropicale l’aspetto di questo frutto maturo mi ha lasciata perplessa; a dispetto del nome che gli hanno affibbiato di “frutto nutella”, infatti, il colore marroncino e la consistenza cremosa fanno pensare a ben altra cosa, un poco meno appetitosa.
Io l’ho gustato spalmato sul pane e tutto sommato non era male ma certo non tanto da giustificare un viaggio ai tropici.
Dove trovarlo
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