Questo fine settimana presso i Vivai Valverde da Ester Cappadonna e Francesco Borgese si è svolta una nuova edizione, seppur in versione mignon, della manifestazione Ciuri Ciuri che riunisce nella casa-vivaio di Ester e Francesco alcuni vivaisti amici, con un programma che prevede attività di divulgazione giardinicola, laboratori e iniziative dedicate ai bambini, per condividere, finalmente insieme, la passione per il verde ornamentale, dopo il lungo letargo imposto dal Covid.
Nell’ambito della manifestazione è stato presentato il libro “Mezzo Giardiniere” scritto per Officina Naturalis da Clark A. Lawrence, una persona simpatica, sensibile, colta, ironica, che da autodidatta, forte di un innato senso del bello, ha imparato nella vita a fare tante cose: organizzatore di eventi letterari ed artistici, progettista del verde, arredatore di interni, giornalista-scrittore, cuoco, bibliofilo.
Clark Lawrence - 2019 |
Sito reperimento immagine |
Si può ben dire oggi che l’idea di Clark ha avuto successo e sono tanti gli artisti, gli studenti e gli appassionati di arte, cultura, musica e giardinaggio provenienti da tutto il mondo che hanno soggiornato da lui.
Ma il giardinaggio? Come è iniziata la passione di Clark per il giardino lo racconta lui stesso: "Il libro è come un mosaico della mia vita che ripercorre eventi della mia infanzia, che parla degli amici, dei miei animali (capre e galli giapponesi), e racconta le piante che amo e quelle con cui litigo, ma nell’insieme non si può dire che sia un libro di giardinaggio, direi piuttosto un libro di memorie. Non ho lavorato in un giardino se non dopo i trent’anni. E non era una scelta ma una necessità. Ho cominciato perché dovevo liberare gli spazi esterni del castello dove vivevo, prima di poterci abitare. Il giardino, il cui impianto risaliva alla metà dell’800, era diventato una jungla intricata con muri di lauroceraso che coprivano alla vista una fontana centrale. Fare giardinaggio per me ha dunque significato, all’inizio, imparare ad usare la motosega per pulire e liberare lo spazio esterno, buttare giù, ad esempio, il glicine che stava scardinando il tetto. I primi anni sono stati solo sottrazione. Quando ho finito di ripulire non c’era più niente, non un albero né un fiore, ho cominciato allora a riempire gli spazi operando però senza un criterio; sono partito da lavanda e piante a fiori bianchi e per spendere meno ho cercato di produrre da me le piantine per le bordure ed ho cominciato così a propagare e seminare.
Di notte studiavo cosa fare e di giorno ero in giardino a lavorare. Ho scoperto che ci sono piante facilissime come l’ipomea che ne stacchi un pezzo, la metti in acqua a radicare ed hai subito una nuova pianta e piante ostinate come helleborus e lilium che da seme stanno anni prima di germinare. Così a poco a poco nei luoghi dove ho abitato ho fatto giardini, in genere a bassa manutenzione, per creare un ambiente tranquillo per me ed i miei ospiti. Ecco perché non mi sento un vero giardiniere ma un "Mezzo Giardiniere" anche se del giardinaggio mi piace tutto e soprattutto il duro lavoro che ci sta dietro".
Anche se Clark parla di se con ironia e modestia, le sue realizzazioni sia come arredatore di interni che come giardiniere sono pervase da atmosfere uniche (incasinate dice lui), che lo rappresentano e che sono assai apprezzate. Il suo giardino nel Castello di Galeazza a Crevalcore (Bologna) ad esempio, è stato recensito su riviste di settore e raccontato in programmi tv e quello di Macchina fissa è seguito nei suoi sviluppi da un Blog dedicato. Clark sta scrivendo un altro libro illustrato in collaborazione con un artista scozzese che ha dipinto una raccolta di specie vegetali, scelte secondo la progressione delle lettere dell’alfabeto, lasciandone a Clark il racconto della sua personale esperienza di coltivazione; si comincerà dalla A di Aquilegia.
Questa idea di leggere in relax in un luogo ameno non è affatto male, peccato che dovrò aspettare fino alla nuova estate per avere tempo di poterlo fare. Il libro di Clark, "Mezzo Giardiniere" è comunque da leggere in ogni luogo ed in ogni stagione.
Questa idea di leggere in relax in un luogo ameno non è affatto male, peccato che dovrò aspettare fino alla nuova estate per avere tempo di poterlo fare. Il libro di Clark, "Mezzo Giardiniere" è comunque da leggere in ogni luogo ed in ogni stagione.
Nessun commento:
Posta un commento