Stamane seduta in poltrona non so cosa fare, avendo provato tutto quello che a casa, da influenzata, potevo espletare: leggere il giornale, guardare la tv, riordinare; ma il tempo non sembra passare e guardo svagata le poche cose che mi stanno intorno: l’orologio a parete che tarda i minuti , le riviste di giardinaggio che devo spostare per non farle ingiallire; la polvere in quell’ angolo di pavimento laggiù, sfuggita al passaggio frettoloso dello straccio. Mi cade un’occhiata annoiata sul vaso di Ardisia crenata avuta in regalo a Natale, che sta da allora poggiato vicino alla luce, accanto la tv.
Fogliame lucido, bacche rosse, aspetto plastificato come di pianta appena uscita dal vivaio; è lì posata da quasi un mese senza minimamente patire la scarsa attenzione che le ho dedicato, sembrando invece, molto gradire, la luce intensa dell’inverno siciliano che la pervade da dietro i vetri della finestra. Ardisia crenata chi sei tu? Quali sono le tue origini, hai qualche segreto da raccontare? Mi aiuti a passare dieci minuti della mia convalescenza? Ed è così che armata di libri e pc mi tuffo in un ricerca galvanizzante di notizie riguardanti la specie.Ardisia crenata è specie originaria di una vasta area che va dal Giappone al Tibet, alle isole Filippine e all’Asia meridionale; la specie allo stato spontaneo si è naturalizzata in alcune isole delle Hawaii, in Florida, in Texas, lungo pendii e profondi burroni. E’ in natura un arbusto sempreverde poco ramificato, a crescita molto lenta che si mantiene sotto i due metri d’altezza.
E’ specie molto resistente che anche in caso di incendio riesce a rigermogliare. Si propaga facilmente da seme ed è per questo che in alcuni aree americane è diventata invasiva ostacolando con la sua crescita e diffusione la presenza di specie spontanee locali. In Texas e Florida è stata inserita nell’elenco delle specie indesiderate sconsigliandone la coltivazione nei giardini. Da un punto di vista sistematico in passato la specie era inserita nella famiglia delle Myrsinaceae ma nel 2012, in base ad una nuova revisione tassonomica, il genere Ardisia è stato attribuito alla Famiglia delle Primulaceae; il Genere prende il nome dal termine greco ἄρδις árdis con il significato di punta, pungiglione: per i petali o le antere appuntite. Ardisia, nei paesi d’origine, è utilizzata nella medicina tradizionale per curare malattie come la tubercolosi, polmonare, epatite , bronchite cronica e mestruazioni irregolari. La radice di Ardisia crenata ha un’azione depurativa e febbrifuga ed è utilizzata per i trattamenti di diversi tipi di malattie come tonsillite, mal di denti, traumi. Le foglie vengono schiacciate e applicate alla forfora o alle orecchie nel trattamento delle otiti. Il succo viene utilizzato ingerito contro tosse, febbre, diarrea.
Come pianta, Ardisia crenata ha foglie alterne, semplici, coriacee, sempreverdi, lucide, di colore verde scuro con il bordo seghettato. Piccoli fiori bianchi o rosa pallido spuntano all’ ascelle delle foglie sui rami inferiori della pianta in primavere-estate. I fiori, leggermente aromatici sono seguiti da bacche tonde di colore rosso brillante a lungo persistenti, portate in vistosi grappoli ascellari .
La specie è molto ornamentale per il rosso dei frutti ed il contrasto con il verde intenso del fogliame compatto, posto a corona in cima al fusto ed è perciò divenuta popolare come pianta in vaso ideale per il periodo di Natale con il nome di “Pianta Corallo” o “Coral Berry”. Le indicazioni per una sua buona coltivazione sono semplici: posizionarla in un posto luminoso ma senza sole diretto; preferire terreno permeabile evitando il ristagno idrico, evitare le correnti d’aria che provocano la caduta dei boccioli fiorali. La riproduzione può avvenire per seme in primavera o per talea di stelo.
Gli olandesi sono maestri nella produzione orticola di questa specie che ha un ciclo di due anni e viene commercializzata solo nel periodo natalizio. Negli anni a partire dal 2008 sono state prodotte varietà a crescita compatta con bacche rosse, bianche o tendenti al rosa o salmone. L’ultima arrivata sul mercato ha una dimensione molto piccola e compatta.
Ma come passa veloce il tempo quando si è in compagnia: con Ardisia, da oggi, siamo diventate amiche ed è bastato dedicarle una mezz’ora per riuscire a scacciare completamente la mia noia.
Brava Marcella, sempre bello leggere i tuoi articoli
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