Si è inaugurata oggi a Giarre la IV edizione del Radicepura Garden Festival, Biennale del Paesaggio Mediterraneo, organizzata dalla Fondazione Radicepura che fa capo alla famiglia Faro, vivaisti-imprenditori siciliani da due generazioni, che hanno creato, a due passi da Taormina, un parco botanico di oltre cinque ettari dedicato al Giardino Mediterraneo. Il grande spazio a verde, tra Etna e mare, ospita in modo permanente una struttura dedicata all’accoglienza congressuale ed a eventi privati immersa in un parco con oltre 3000 specie vegetali (e 7000 varietà), mediterranee ed esotiche distribuite in aree dedicate (Horticultural Park, Diamond Terrase, Amity Terrace) che si susseguono raccontando le collezioni di palme, Cicadaceae, grandi alberi e piante da fiore messe insieme in tanti anni di attività dal capostipite Venerando Faro.
domenica 7 maggio 2023
Inaugurazione del Radicepura Garden Festival 023
Una parte consistente del Parco è dedicata ad installazioni vegetali permanenti realizzate in occasione delle precedenti edizioni del Festival da paesaggisti di fama internazionale come: Antonio Perazzi (Home ground), Sturgeon (Layers), Basson (Alfeo e Aretusa), Péna ( Tour d’Y Voir), Abelanet ( Anamorphose) o da artisti come Emilio Isgrò ( Il sogno di Empedocle), Alfio Bonanno (Fossili), Adrian Paci (Compito#1) a cui si affiancano ogni due anni nuovi giardini i cui progettisti sono i vincitori di un concorso di idee ispirato ad un tema conduttore diverso per ogni edizione.
Se nelle precedenti stagioni si è parlato di Giardini Produttivi, Essenza Mediterranea, Gardens for the future, nella edizione di quest’anno il tema ispiratore è: “Il giardino delle Piante” ed il simbolo prescelto per la manifestazione è il carrubo una pianta mediterranea tra le più rappresentative della Sicilia, dotata di capacità di adattamento in condizioni climaticamente estreme per caldo e ridotte risorse idriche.
I progetti vincitori di quest’anno che, come nelle precedenti edizioni, hanno acquisito il diritto di essere realizzati all'interno del parco di Radicepura, utilizzando un piccolo badget e le piante fornire dai Grandi Vivai Faro sono: Apiaceae (Team Sylvestre, Louis Richard ed Etienne Lapleau); Inviolabile Amuranza (Nicoleta Aveni), Ufo, una foresta occulta ( The BoHorz collective “Marialaura Calogero, Matteo Pennisi, Graziano Testa); Shadow and stone ( Sara Stojakovic a Ana Toth); Alla mensa di madre Etna, Shy Pavilion( Team Atelier NOT Adrian Wen, Frank Wu, Freya Jiao), The Womb garden ( Thomas Brown); Di-scendere (Marta Prosello, Andrea D'Ascola, Sofia Ronchini).
Come progettista di punta, espone quest’anno a Radicepura, Paolo Pejrone con la sua installazione Vento ed Acqua tentativi di resilienza ancora in lavorazione.
Oggi si è tenuta l’inaugurazione del Festival con il taglio del nastro di apertura della mostra alla presenza di un pubblico di invitati e di semplici appassionati che hanno potuto vedere per la prima volta i giardini alla presenza dei relativi autori. Una comitato di tecnici ed esperti del verde ha poi giudicato le diverse realizzazioni per fornire indicazioni ai progettisti sulla riuscita o meno della trasposizione in campo di quanto progettato.
Io i giardini li ho visti e mi sono sembrati molto, forse troppo, concettuali nell'idea progettuale e ancora acerbi nella componente vegetale ma ci sarà tanto tempo in questa lunga stagione di apertura, per raccontarne pregi e difetti
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