martedì 7 maggio 2024

Feijoa sellowiana: che bei fior carnosi...

 

E’ questo il momento dell’anno in cui è in fioritura Feijoa sellowiana che, in realtà, fino a poco tempo fa avrei dovuto chiamare Acca sellowiana , avendone inopinatamente cambiato il nome in una recente revisione sistematica per tornare però, oggi, in questo tourbillon di nomenclatura botanica in continuo divenire, alla tradizionale denominazione adottata nel 1859; ed è di feijoa quindi che oggi parlerò in questo post.

I fiori della feijoa sono nel mio immaginario quelli dell’incipit della canzone ”Creola”, un tango del 1926 di Luigi Miaglia, ripresa da Nilla Pizzi ed altri negli anni 50-60 e che mio padre cantava nelle lunghe traversate in macchina che da piccola ci sobbarcavamo per andare a trovare i nonni i fine settimana.
Che bei fior carnosi
Son le donne dell'Havana
Hanno il sangue torrido
Come l'Ecuador
Fiori voluttuosi
Come coca boliviana
Chi di voi s'inebria
Ci ripete ognor
Creola
Dalla bruna aureola
Per pietà sorridimi
Che l'amor m'assal
Straziami ma di baci saziami
Mi tormenta l'anima
Uno strano mal
Quali tra i fiori tropicali sono infatti così elegantemente carnosi, magnificamente colorati e per di più edibili come i fiori della feijoa? La domanda è retorica per dire che si, per me non ce ne sono di più belli e non sono solo i fiori ad essere commestibili perché la feijoa è comunemente coltivata per i frutti che in alcune aree vocate hanno anche importanza commerciale. Vediamo un poco più nel dettaglio le caratteristiche della specie.
Il primo a studiare questa pianta è stato nell’anno 1819 il naturalista tedesco Friedrich Sellow, che la scoprì nel corso di una spedizione in Brasile nella regione del Rio Grande do Sul e dunque la specie al momento della sua denominazione ufficiale avvenuta nel 1859 da Ernest Von Berg fu a lui attribuita.
Feijoa sellowiana è un arbusto o un piccolo albero, sempreverde a crescita lenta della famiglia delle Myrtaceae, originario delle aree sub-tropicali dell’America del Sud da cui si è diffusa poi anche in altre aree a clima sub-tropicale e temperato come Florida, California, Nuova Zelanda e in tutti i paesi del Bacino del Mediterraneo. In Italia è presente in molte regioni che si affacciano sul mare in quanto la specie è climaticamente meno esigente degli agrumi, tollera lunghi periodi di siccità e può resistere a temperature sotto lo zero. In Sicilia come pianta ornamentale la si ritrova con annosi esemplari in molti giardini storici risalenti alla fine dell’80o,  coltivata, sia per la fioritura particolarmente bella, sia per i frutti fortemente aromatici e profumati, simili a quelli della guava ( Psidium guajava L.) che è specie affine. 
La fioritura avviene in primavera e si protrae per circa due mesi con fiori, riuniti talvolta  in gruppi di 4-5 , formati da quattro petali grassocci  ripiegati su se stessi con la parte a vista di colore bianco rosata e l'interno rosso carminio; gli stami rossi sono numerosi e culminano in antere giallo-dorate ed attirano numerosi insetti impollinatori.
I petali dei fiori della feijoa sono commestibili,  con consistenza croccante e sapore leggermente dolce con sentori di cannella ed il cui uso più comune è a crudo in aggiunta alle insalate o per preparare tisane. I frutti, autunnali, sono bacche ovali grandi come delle prugne ma leggermente allungati, con la buccia verdognola, rugosetta e coriacea con sfumature vagamente violacee, la polpa del frutto, biancastra ha semi minuti al suo interno ed è profumatissima, granulare, cremosa con un aroma che ricorda fragole ed ananas.
I frutti si mangiano a cucchiaio dopo averli tagliati trasversalmente; hanno virtù antiossidanti essendo una buona fonte di vitamina C, di minerali e fibre e vengono mangiati tal quale o utilizzati per preparare frullati, vino, yogurt, bevande, marmellate e gelati. La piena maturazione  si verifica nei mesi di settembre ed ottobre e solitamente  i frutti si raccolgono quando ormai iniziano a cadere spontaneamente dall’albero continuando a maturare anche dopo essere stati raccolti; possono essere conservati in frigo. La specie è auto sterile perciò perché avvenga una buona produzione è necessario che siano messe vicine due piante di varietà differenti  perché l’impollinazione è incrociata.
Le foglie sono piccole e coriacee di colore verde lucido sulla pagina superiore mentre sono argentate sulla pagina inferiore. Con le foglie essiccate si prepara un infuso dolce e profumato dalle proprietà antibiotiche ed immunostimolanti.
La pianta ha radice a fittone e molte radici laterali che corrono superficiali rispetto la superficie del terreno. Per ben posizionare una pianta di feijoa in giardino occorrerà, pertanto, privilegiare le posizioni di mezz’ombra piuttosto che il sole diretto. Non tollera ristagni idrici perciò il terreno più indicato sarà un terreno sciolto.
A Catania, in autunno i frutti vengono venduti ai mercatini bio ma più per curiosità che vero e proprio consumo. Avendoli gustati non mi viene proprio voglia di cantare, parafrasando  Creola : "Straziami ma di feijoa saziami!" Molto meglio utilizzare a  mio parere Feijoa sellowiana come esemplare o  come siepe fiorita per un giardino  mediterraneo, tropicale al  punto giusto.
Dove trovare i fruttihttps://www.ilcontadinobio.it/

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